Manifestazione dinanzi alla Regione Campania, a Napoli, di tutte le associazioni coinvolte nel progetto comune “Sarno2020”. Presenti i rappresentanti di Sarno, San Marzano e Striano
di Anna Panariti
Ieri mattina, a Napoli, dinanzi alla Regione Campania, sfidando il caldo cocente di una giornata particolarmente afosa, 50 associazioni unite in un solo grido “Uniti per il Sarno se non ora quando” hanno manifestato per il disinquinamento del fiume Sarno.
Con loro, a richiedere il tempestivo intervento della Regione, anche i rappresentanti dei Comuni di Sarno, San Marzano e Striano.
Erano presenti delegazioni delle associazioni e dei comitati che hanno dato vita all’iniziativa Sarno2020, a chiedere e pretendere, in un corale grido di speranza e disperato, l’attuazione dei punti del manifesto programmatico redatto insieme per indicare quanto è necessario attuare per giungere ad una soluzione concreta e per porre fine a questo stato emergenziale ormai intollerabile e non procrastinabile.
Gli ambientalisti hanno mostrato il loro dissenso rispetto al perdurante silenzio istituzionale che per anni ha lasciato che la devastazione ambientale ed i danni alla salute accrescessero.
La Regione Campania è chiamata a rispondere a questo appello, rivolto anche al Ministro dell’Ambiente, e ad esercitare i poteri di cui è istituzionalmente dotata per porre fine al disastro ambientale.
Non si puo’attendere ancora che trascorrano altri anni senza che il fiume Sarno, da tempo avvelenato da ecocriminali e dall’indifferenza di chi aveva tutti poteri di agire ed intervenire e non lo ha fatto, venga risanato e torni all’antico splendore.Non si può più consentire che le persone continuino ad ammalarsi ed a morire, a causa di una politica che nel rimbalzo e palleggiamento di competenze e responsabilità, non si è voluta mai occupare con serietà ed impegno di un problema che attraversa tanti comuni toccando la salute e la vita di tante persone.
La Regione Campania non può più voltarsi dall’altra parte ed è chiamata ad intervenire subito!