L’indagine è stata svolta dai Carabinieri su un campione di oltre 2000 percettori del sussidio sull’intera provincia di Salerno. Stimato un danno erariale pari a più di 350mila euro
86 persone sono finite nel mirino dei Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno per indebita percezione del reddito di cittadinanza.
L’indagine, svolta dai militari dell’arma nel primo semestre dell’anno sull’intero territorio provinciale, ha riguardato un campione di oltre 2000 percettori del sussidio nell’intera provincia. Attraverso l’esame incrociato di dati documentali e delle informazioni acquisite nel corso di servizi di controllo del territorio con quelli forniti dai Comuni di residenza, sono state riscontrare diverse irregolarità nelle procedure di dichiarazione del possesso dei requisiti. Tra le principali anomalie spicca la presenza nell’elenco dei riceventi del beneficio statale di numerosi destinatari di misure cautelari, condannati, detenuti o addirittura facenti parti della criminalità organizzata, oltre che di cittadini stranieri sprovvisti del requisito di permanenza minima in Italia di dieci anni, con gli ultimi due continuativi. Numerose le difformità anche sull’indicazione della reale residenza, spesso indicata in un Comune diverso al fine di omettere la presenza di familiari che percepivano altro reddito. È il caso, ad esempio, di un giovane che aveva indicato la sua residenza in un luogo rivelatosi poi essere una pescheria.
Gli esiti delle attività sono stati quindi segnalati all’Autorità giudiziaria competente ed agli Uffici territoriali dell’Inps per l’interruzione dell’elargizione del sussidio e la ripetizione delle somme indebitamente percepite, che hanno prodotto un danno erariale di oltre 350mila €.