L’uomo, un cinquantenne di Giugliano, è risultato solo un “prestanome”. A lui intestate circolavano centinaia di auto. Ma una rapina effettuata con una di queste ha permesso agli agenti della Polizia Stradale di Angri di scoprire il tutto
di Redazione
Durante lo scorso fine settimana, gli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Angri hanno arrestato un cinquantenne di Giugliano accusato del reato di “falso in atto pubblico” con induzione in errore di un pubblico ufficiale, perché risultato intestatario fittizio di oltre 300 veicoli. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica partenopea.
Il procedimento trae origine dalle indagini relative ad un furto di una borsa perpetrato allo svincolo autostradale di Pompei nell’auto di una cittadina belga, commesso da ignoti che viaggiavano a bordo di un’autovettura ripresa dalle telecamere del sistema di videosorveglianza presenti sul posto. Dai controlli delle banche dati della Polizia è emerso che vettura era stata controllata precedentemente in quanto il conducente, di etnia rom, nell’occasione, aveva opposto resistenza a pubblico ufficiale dandosi alla fuga. Dai successivi accertamenti si è scoperto che l’auto era intestata proprio a B.C., l’uomo arrestato, che risultava proprietario di ben 344 veicoli. Per questi motivi la Procura della Repubblica di Napoli e gli agenti della Sottosezione di Angri hanno denunciato diversi prestanome per falso in atto pubblico con induzione in errore del pubblico ufficiale e chiesto nei loro confronti un provvedimento di blocco anagrafico da notificare a PRA, Motorizzazione Civile e Camera di Commercio per impedirne la compravendita. Il meccanismo dell’intestazione fittizia, normalmente, prevede l’accordo tra due parti: da un lato i soggetti normalmente dediti a delinquere e dall’altro soggetti, detti anche “prestanome” o “teste di legno”, che in cambio di esigue somme di denaro, si lasciano intestare auto e moto, utilizzate poi sia da persone di nazionalità italiana, sia anche da persone provenienti dall’est Europa o dal Nordafrica, non solo per la commissione di reati, che vanno dal furto, alle rapine, al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti , ma anche per utilizzare dei mezzi sostanzialmente ‘fantasma’, intestati fraudolentemente, e quindi non riconducibili concretamente a nessuno. Questi veicoli non fanno scaturire quindi responsabilità in capo ai loro conducenti, a cominciare dall’onere del pagamento di eventuali sanzioni o dei pedaggi autostradali. E soprattutto sono sprovvisti di una copertura assicurativa per la responsabilità civile, con conseguenze ancora più gravi quando i mezzi restano coinvolti in incidenti stradali con lesioni anche mortali. Solo pochi mesi fa, l’11 marzo, gli stessi agenti arrestarono O.B, un sessantenne di Caserta che risultava intestatario fittizio di circa 700 veicoli tuttora sequestrati. Nel frattempo, sono in corso ulteriori indagini per stanare i numerosi intestatari fittizi.