I partenopei fanno scomparire dal campo Cristiano Ronaldo e, malgrado l’esperienza di Buffon, la roulette dei rigori premia gli azzurri che meritavano questa soddisfazione
di Enrico D’Agosto
Ieri sera allo stadio Olimpico di Roma si è disputata la finale di Coppa Italia tra Napoli e Juventus. È stato assegnato il primo trofeo di quest’anno che, già di per sè importante, ha avuto maggior valore per tutto quello che è successo, e che è sempre bene non dimenticare.
Tra i tanti motivi, predominante c’era Sarri contro il Napoli e la brillante rincorsa di Rino Gattuso, che ha recuperato posizioni e prestigio in campionato, guadagnandosi una meritatissima finale di Coppa Italia. La Juve parte favorita ma, nel primo tempo, il Napoli la contiene agevolmente e se non fosse per due distrazioni di Calleyon al 5′ ed al 20′, non avrebbe fatto un tiro in porta. Gattuso imposta la gara sulla difensiva e, con i due armadi a 8 ante (Maximovic e Koulibaly), contiene agevolmente gli attacchi bianconeri. Ma se il Napoli deve temere la Juve, la Juve dà la netta sensazione di temere il Napoli. E se il primo tempo finisce 0-0 devono recriminare più gli azzurri che i bianconeri, perché Insigne e Demme hanno sfiorato il gol, mentre Dybala e Ronaldo non hanno dato segnali positivi. Riparte il secondo tempo con un Napoli che sembra osare di più e la Juve che sembra accettare il gioco. Cambia Ringhio: al 20′ escono Calleyon e Mertens, entrano Politano e Milik. Così cerca di fare più peso all’ attacco e difatti dopo 5′ Arcadio sciupa una buona occasione. Scivola la partita verso lo 0-0 ma al 93′ Elmas colpisce il palo che nega la vittoria agli azzurri. Alla fine dei 90′ è il Napoli a dovere recriminale. Molto meglio gli azzurri, tatticamente perfetti e con una super difesa. La Juve è stata condizionata da un pessimo Ronaldo e per il resto niente se non una pessima condizione atletica. Alla fine trionfa il Napoli ai rigori, trionfa Gattuso e mai vittoria fu più meritata. Ci vogliamo permettere un momento di felicità, anche se un po’ di sobrietà non guasta. Vincere una finale contro la Juve è sempre una sensazione straordinaria. “Oi vita, oi vita mia…” è il nostro inno, ma lo concediamo un po’a tutti. Alla prossima…finale?