Mattia Carbone, incaricato a tempo della direzione del reparto, ha costretto una donna a subire le sue attenzioni sessuali. Il Tribunale lo ha sospeso dalla professione
È finito nei guai per violenza sessuale su una paziente il dottor Mattia Carbone, classe 1971, primario facente funzioni al reparto di Radiologia dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.
Al medico oggi la Squadra Mobile della Questura di Salerno, unitamente alla Sezione di Polizia Giudiziaria, ha notificato come provvedimento accessorio alle pene che gli comminerà il processo penale in corso l’interdizione dalla professione per un anno.
A comminargliela la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno. L’uomo, abusando della sua qualità di medico, nel corso di una visita medica in un ambulatorio del citato ospedale, poneva la vittima, una donna quarantenne, in una condizione di soggezione psicologica, costringendola a subire atti sessuali, facendo passare subdolamente tali manovre per atto medico.