Il primo cittadino del capoluogo irpino sabato notte si è reso protagonista di un episodio che ha scatenato l’ira di tutta Italia, intrattenendosi a cantare a saltare con un gruppo di giovani in perfetto assembramento. Le dure posizioni dell’onorevole Piero De Luca, del presidente della Provincia di Salerno Strianese e del sindaco di Nocera Inferiore Torquato
«Ho deciso di fare un sopralluogo nell’isola pedonale per assicurarmi che anche la ripresa della movida fosse nel pieno rispetto delle regole. Mi sono intrattenuto qualche minuto con loro, con fare scherzoso e goliardico. A qualcuno da fastidio che io sia a contatto con la mia gente? Sono il sindaco degli avellinesi. E dove c’è la vita di Avellino ci sono io». Lo scrive il primo cittadino di Avellino Gianluca Festa, protagonista sabato notte di un episodio che ha fatto discutere piuttosto animatamente tutta Italia.
Il sindaco del capoluogo irpino si è, infatti, intrattenuto con alcuni giovani in palese stato di assembramento e senza mascherina, intonando cori da stadio contro i salernitani. Un atteggiamento condannato da tutte le forze politiche, locali e nazionali che, in alcuni casi, ne hanno chiesto addirittura le dimissioni. Un atteggiamento da condannare, soprattutto da chi dovrebbe avere l’obbligo di sedare determinati tipi di comportamento, in un momento in cui anche il minimo errore potrebbe far ripiombare l’intera comunità nell’incubo Coronavirus.
Una vicenda destinata a far parlare anche nei prossimi giorni, visto che l’Unità di Crisi della Regione Campania ha scritto al Prefetto di Avellino per denunciare l’episodio, chiedendo di mettere in campo tutte le azioni sanzionatorie e di contrasto al possibile ripetersi di tali gravi eventi. Nessuna dichiarazione ufficiale rilasciata dal governatore Vincenzo De Luca, che ha preferito mantenere massimo riserbo sulla vicenda, a differenza del figlio Piero che ha affidato ai social il suo pensiero: «Il sindaco Festa chieda scusa immediatamente per il suo comportamento sconcertante e irresponsabile – scrive l’onorevole del Partito Democratico – invece di dare l’esempio ed essere in prima linea per assicurare il rispetto delle regole in un momento così delicato per tutte le nostre comunità, ha preferito alimentare assembramenti e violare in modo provocatorio e consapevole le vigenti regole di carattere sanitario, mettendo a rischio la salute e la vita di tutti i nostri cittadini». Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese: « È veramente assurdo quanto accaduto ad Avellino ed è ancor più assurdo che la massima autorità sanitaria sul territorio comunale sia stato l’animatore di un assembramento pericolosissimo in tempo di pandemia. Lo stesso sindaco parla di semplice goliardia e voglia di stare coi suoi giovani.
Anche io ho 45 anni e mi fa piacere stare in mezzo ai giovani e con tutti i cittadini del territorio provinciale. Ma non per questo in piena notte mi metto a dare spettacolo, calpestando qualsiasi necessaria regola di contenimento del contagio Covid 19. A questo si aggiunge la penosa storia dei cori contro i salernitani. Vergogna e tristezza sono i miei sentimenti più forti in questo momento. Quando il senso civico viene meno siamo tutti noi che perdiamo».
Parole di condanna anche dal sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato: «Quando c’è stato da lottare nel pieno dell’emergenza De Luca c’era. Che tristezza vedere ora chi, passata la tempesta, beve salta e fa Festa contro chi in momenti drammatici si è fatto l’anima in quattro. Neanche noi siamo salernitani. Siamo nocerini. Ma siamo anche persone serie».