In un post sul suo profilo facebook dal titolo “La fine della menzogna” il primo cittadino rivendica il suo operato a difesa dell’ambiente e attacca chi a suo avviso gli è contro strumentalmente
Pubblichiamo integralmente il post del sindaco Manlio Torquato dal titolo “La fine della menzogna”:
«Confesso che avevo dubbi a scendere in piazza ieri al flash-mob contro l’inquinamento. Non per dissenso, anzi, ma per rispetto. Poi, su insistenza di tanti che pure c’erano, ho ritenuto di farlo. Perché l’istituzione civica non solo non fosse ma anche non “apparisse” lontana.
Invece, come prevedibile, registro stamane la solita intemerata a mezzo social di chi, ignoto all’impegno civico e all’ambientalismo per decenni, risvegliatosi da nulla prova ad inquinare la verità e le coscienze…
Anche questo un inquinamento dannoso assai. E cosa racconta …?
Che il sottoscritto ha le sue responsabilità perché da anni impegnato in politica… Se il qualunquismo è una forma di cialtroneria imperdonabile, la menzogna applicata è pure peggio. Il sottoscritto è stato un modesto consigliere comunale nel lontano decennio 1997/2007, da battitore libero e da opposizione. Ma delle battaglie ambientali ha fatto la sua cifra da sempre.
Dalla lotta alla barriera autostradale, all’acqua pubblica, al primo piano urbano che ha finalmente fermato la cementificazione in aree agricole e nei residui giardini del centro (PUC del 2016).
Mentre altri sono intenti ancora adesso a difendere le richieste di chi ha vi ha realizzato cemento e palazzi! Forse qualche smemorato di oggi lo dimentica.
Qualche smemorato assente alla marcia a Solofra, alla battaglia, sostanzialmente vinta fino ad oggi, per il No Vasche.
Alla protesta di ferragosto per il finanziamenti delle fognature in assoluta solitudine sollevando dispetto e rabbia, anziché sostegno, in chi oggi ancora ha più a cuore il proprio protagonismo, che non la soluzione dei problemi. Quanto di peggio. Alla serie di inviti, esposti, diffide, incontri conferenze di servizi, ordinanze, protocolli d’intesa, solleciti… Per i quali non abbiamo messo i manifesti, in questi anni, preferendo lavorare come deve a chi amministra, e non mettersi a scattare foto e scrivere tabelloni.
Ma di cui conserviamo un cospicuo faldone. Fino ad aver ottenuto lo scorso anno, l’avvio delle procedure di affidamento dei lavori del primo lotto fognario e l’inserimento del nostro Comune in quelli beneficiari dei finanziamenti per l’intero collettamento. E vi assicuro, che da dove eravamo partiti non era affatto scontato.
Un risultato atteso da decenni, ma che incredibilmente ha fatto arrabbiare e non gioire qualche strumentale ambientalista dell’ultimo anno.
Ma la battaglia contro l’inquinamento della verità, miserevole quanto quello dell’ambiente propriamente detto, va portata fino in fondo. Allora, non fosse chiaro ancora a qualcuno, lo ripeto qui.
Da oggi sarò ad ogni manifestazione, ad ogni inziativa pubblica che i comitati e i cittadini davvero liberi faranno per questa battaglia. Perché sia non solo la Fine della Vergogna di un fiume inquinato da troppo tempo; ma anche la Fine della Menzogna che inquina la verità e la storia della nostra città».