Lezioni a distanza gradite a metà, tra odissee nell’esperimento delle piattaforme e la mancanza del contatto umano. E intanto gli esami si avvicinano e i ragazzi vivono tra l’incertezza della ripresa del contagio e docenti non adusi all’informatica
di Valentina Milite
È passato poco più di un mese da quando è stata decretata l’obbligatorietà della didattica a distanza per l’insegnamento a tutti i livelli di istruzione e formazione, causa emergenza sanitaria da Covid-19. Come si saranno adeguati gli studenti alle lezioni digitali e cosa ne pensano di questa nuova, virtuale scuola 2.0?
Abbiamo intervistato una maturanda, un esaminando di terza media ed un’alunna delle elementari dagli istituti del nostro territorio per domandarglielo.
Elena, studentessa, frequenta l’ultimo anno al Liceo Classico G.B. Vico.
– Come procedono le lezioni online? Trovi maggiori difficoltà a seguire in digitale rispetto alle lezioni in classe?
«La mia scuola è organizzata molto bene per quanto riguarda il proseguimento del programma scolastico tramite lezioni online, e quindi no, non trovo particolari difficoltà nel seguirle. Ovviamente manca l’interazione che si ha ogni giorno a scuola con i compagni di classe, questo sì».
– Quest’anno avrai la maturità. Sai già secondo disposizioni ministeriali come si svolgerà l’esame?
«In realtà non so ancora precisamente come si svolgerà la maturità. Sembra si farà solo l’orale e ci sarà una commissione interna ad eccezione del solo presidente esterno. Per il resto, credo che per ora le disposizioni ministeriali non siano ancora abbastanza chiare».
Emanuele, di Nocera Inferiore: anche per lui l’esame finale quest’anno, ma di terza media.
– Tu e i tuoi compagni vi siete adeguati facilmente alle lezioni a distanza o è stato difficile?
«La nostra scuola ha cambiato ben 2 volte piattaforma sulla quale svolgere le lezioni a distanza, la prima è stata Zoom e per vari motivi è stata cambiata con WeSchool. Io mi sono adeguato subito alle piattaforme anche perché me la cavo a livello informatico, ma per alcuni miei amici è stato un trauma sia per la poca esperienza che per la scarsa connessione. Poi gli orari delle lezioni a distanza sono molto comodi. Cominciando alle 10/11 non c’è quel trauma di svegliarsi alle 7 per prepararsi e andare a scuola, però vedersi attraverso uno schermo è brutto, perché manca il contatto di tutti i giorni e la possibilità di scambiare qualche parola durante la ricreazione».– Sei in terza media. Quest’anno avrai l’esame. Sai già come si svolgerà? Hai già cominciato a studiare e preparare la tua tesina?
«Sto seguendo molto la questione esami anche attraverso i professori. Riguardo la tesina, la mappa concettuale l’avevo già sviluppata durante l’estate scorsa e la prima parte del quadrimestre e in questi giorni sono a lavoro per l’ampliamento dei temi scelti».
Luisa Pia, 8 anni, frequenta la terza elementare alla scuola primaria statale Sant’Anna di Fiano.
– È divertente seguire le lezioni al computer? Riesci a fare tutti i compiti come prima? Chi ti aiuta in casa?
«Sì, mi piace fare lezione al computer, però dopo un po’ mi stanco e preferirei andare a giocare con la mia sorellina o i miei cani. I compiti non riesco a farli sempre tutti però mamma e zia mi aiutano».
– Ti piace studiare a casa o hai voglia di tornare a scuola?
«Mi piace studiare a casa, anche perché odio svegliarmi presto la mattina per andare a scuola. Però sì, forse voglio tornare a scuola, perché mi mancano gli amici… anche le maestre. Le lezioni però, per niente!».