Accertamenti dei Carabinieri ad ampio raggio ad Angri, Scafati, Sarno, Cava de’ Tirreni, Siano, Polla e Casalvelino. Sequestrato un impianto per la produzione di biogas
Stangata dei Carabinieri del NOE di Salerno contro gli inquinatori del Sarno. Sette le persone denunciate al termine di una serie di controlli sugli sversamenti illeciti nel fiume. Attività commerciali, opifici, strutture private sono stati oggetto di controlli serrati dei Carabinieri, che hanno accertato numerosi illeciti ambientali.
In particolare a Siano è stato denunciato in stato di libertà il legale rappresentante della ditta che gestisce il locale centro di raccolta degli RSU, responsabile dello scarico delle acque reflue industriali provenienti dal piazzale all’interno della locale rete fognaria, in assenza di autorizzazione.
A Sarno, invece, è stato eseguito il decreto di sequestro preventivo di un impianto per la produzione di energia da biogas. I militari hanno accertato che lo scarico delle acque reflue industriali provenienti dall’attività di produzione veniva effettuato, in assenza di autorizzazione, direttamente nel corpo idrico superficiale del “Canale Conte Sarno”, affluente del fiume Sarno. Il responsabile della ditta è stato denunciato in stato di libertà e sequestrato gli impianti, che hanno un valore di circa 5 milioni di euro.
Denunce anche a Scafati e Angri. Nel primo comune a finire nel mirino è stato il legale rappresentante di un impianto industriale per le lavorazioni meccaniche di metalli, responsabile di illecita gestione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, nonchè emissioni in atmosfera, in assenza della prescritta autorizzazione. Nel secondo comune è stato denunciato in stato di libertà il legale rappresentante di una ditta operante nel settore industriale per la produzione di articoli monouso in plastica, responsabile dello scarico delle acque reflue industriali, provenienti dal ciclo produttivo e contaminate da olii ed idrocarburi esausti, direttamente nella rete fognaria comunale, in assenza di autorizzazione.
Una denuncia anche a Cava de’ Tirreni, dove nei pasticci è finito il legale rappresentante di una società avente per oggetto attività di trattamento di rifiuti speciali non pericolosi, per aver effettuato lo stoccaggio di rifiuti speciali su un’area sprovvista di pavimentazione e di impermeabilizzazione in violazione alle prescrizioni autorizzative, nonché sprovvisto di sistema di abbattimento dei rumori e dell’emissioni diffuse di polveri. Altre denuncie sono state fatte a Polla e a Casal Velino.