Il governatore della Campania chiarisce una delle tante questioni emerse nella prima settimana della fase 2. E sull’attività sportiva del tennis: «Siamo favorevoli alla ripresa, ma tocca al Governo decidere»
«In merito al commercio da asporto, si ribadisce che la responsabilità del titolare dell’esercizio riguarda solo i dipendenti dei locali e addetti al trasporto, ma non può riguardare eventuali assembramenti sulla strada, fuori dai negozi, la cui vigilanza spetta alle forze dell’ordine».
Una nota chiara e decisa del presidente della regione Campania Vincenzo De Luca mette la parola fine in merito a una questione che si è riproposta più volte nella prima settimana della fase 2, in cui sono state elevate anche diverse ammende a titolari di bar o ristoranti i cui clienti stazionavano all’esterno dei locali per consumare i prodotti acquistati nella modalità d’asporto.
Un chiarimento da De Luca anche in merito alla ripresa dell’attività sportiva del tennis: «Si conferma l’indicazione favorevole della task force, tenuto conto anche di distanziamento e uso non condiviso degli spogliatoi. Per evitare contenziosi con il Governo, l’Unità di Crisi ha chiesto ai ministeri competenti di condividere questo orientamento. Altre regioni hanno consentito la ripresa del tennis ma con ambiguità, e dando il via libera come “attività individuale o con un parente”. Si attende quindi solo la condivisione da parte del Governo dell’orientamento della Campania favorevole alla ripresa del tennis».