Per il primo cittadino i nocerini sono stati nel complesso corretti e prudenti durante l’epidemia. Chiesto l’intervento dei Noe per capire chi inquina il Solofrana. Perché domani il cimitero è chiuso
di Valerio D’Amico
Il bilancio a poco meno di una settimana dall’inizio della fase 2, con conseguente nuovo inquinamento delle acque del fiume Sarno; la ripartenza di tutte le attività con un occhio particolare alla movida; un chiarimento su due ordinanze sindacali e un messaggio di auguri in occasione della ricorrenza di San Prisco.
Sono diversi i temi toccati dal primo cittadino di Nocera Inferiore Manlio Torquato in un’intervista rilasciata alla nostra redazione.
Sindaco la fase 2 è iniziata ormai da sei giorni. Come giudica l’approccio dei nocerini a questo nuovo periodo dell’emergenza Coronavirus?
«In ampia parte il comportamento è corretto e disciplinato, complessivamente regolare. In alcune circostanze esistono persone che continuano ad essere imprudenti e a non avere rispetto per gli altri; un rispetto che consiste nel proteggersi ma anche nel proteggere chi ci circonda dal rischio di infezione».
– Tra le problematiche più annose emerse già a poche ore dallo sblocco del lockdown si colloca, sicuramente, la “questione fiume Sarno”. Lei ha già sottolineato che l’inquinamento è provocato in altri comuni. Come intende agire per tentare di risolvere una situazione che riguarda comunque anche la città che lei amministra?
«Siamo dispiaciuti, indignati per quanto sta accadendo. Per cautela avevo personalmente disposto un doppio campionamento delle acque, sia prima che iniziasse la fase 2, sia nel giorno di riapertura effettiva, ovvero lo scorso 4 maggio. Aspettiamo i dati comparativi. Stiamo seguendo le attività e abbiamo chiesto pubblicamente l’intervento del Ministro Costa, oltre che quello dei carabinieri del Noe. C’è necessità di ricostruire a ritroso, lungo il corso del fiume, il percorso che compie e gli eventuali scarichi».
– Proiettandoci alla completa riapertura delle attività commerciali si pone il problema relativo alla gestione della movida, che a Nocera si concentra prevalentemente nella zona della galleria di Piazza del Corso. Ha già in mente qualcosa?
«Adotteremo in tutta la città misure che sono finalizzate al distanziamento tra le persone, incentivando una maggiore occupazione di suolo pubblico per quello che è di nostra stretta competenza, con disapplicazione della tassazione nella misura maggiore possibile, sino alla completa esenzione, al fine di favorire la ripresa delle attività in modo pieno. Incrementeremo, soprattutto in centro, le zone a traffico limitato proprio per consentire una maggiore occupazione di spazio pubblico».
– Negli ultimi giorni due ordinanze sindacali hanno suscitato tra i cittadini opinioni divergenti: mi riferisco al divieto di installazione delle antenne 5G e alla chiusura del cimitero per domani. Cosa ci può dire a riguardo?
«Per quanto riguarda il 5G la decisione è dettata da ragione di cautela e rispetta la disciplina dell’articolo 54 del Testo unico che prevede la contingibilità, cioè la transitorietà e lo stato di necessità, in attesa di sviluppare delle procedure di regolamentazione ed in attesa di studi più precisi sull’effettiva nocività di tali onde elettromagnetiche. Permangono dal punto di vista tecnico pareri contrastanti; c’è uno studio dell’ISS che non riferisce di evidenze scientifiche circa la dannosità del 5G, ma allo stesso tempo non la esclude. Il dibattito in ambito scientifico, pertanto, è aperto. Sussistono, inoltre, anche delle finalità di carattere urbanistico, legate a non consentire un consolidamento irreversibile delle antenne. Per quel che concerne il cimitero è stato valutato che la coincidenza della festa patronale e della domenica con la festività della mamma potesse provocare un affollamento notevole del piazzale esterno e del cimitero stesso, per i cui accessi è stata stabilita una misura ridotta. Per evitare il rischio di assembramenti abbiamo preferito tenerlo chiuso domani, permettendo comunque a chi volesse andarci di farlo per l’intera settimana, dal momento in cui siamo stati tra i primi a disporne la riapertura».
– Da quando è stato eletto sindaco di Nocera si sono succedute diverse problematiche, spesso di complicata risoluzione. È stato più difficile, ad esempio, rimettere in sesto il bilancio comunale o gestire l’emergenza Covid 19?
«Non si può parlare di maggiore o minore difficoltà perché la gestione del bilancio comunale avveniva, ed è per di più in corso, in una condizione di ordinarietà , seppure l’attività da svolgere sia stata molto complessa. La gestione emergenziale è acuta e breve, con implicazione sulla salute e sulla vita delle persone; impone, pertanto, maggiore preoccupazione e senso del dovere».
Oggi si celebra la festa del Santo Patrono. Qual è il messaggio augurale che si sente di rivolgere ai suoi concittadini?
«Spero che tutti riusciamo a riprenderci il più presto possibile da questa bruttissima vicenda. Bisogna saperlo fare insieme, evitando polemiche e lamenti che non hanno alcuna finalità costruttiva».