Il primario facente funzione del reparto dell’ospedale di Nocera Inferiore illustra tutte le precauzioni adoperate, ribadendo l’assoluta necessità di un laboratorio di analisi dei tamponi in loco
Si è conclusa positivamente la vicenda che ha tenuto da ieri in apprensione il reparto di ginecologia dell’Umberto I di Nocera Inferiore.
«Si è presentata in pronto soccorso una partoriente che nelle scorse settimane era stata in provincia di Bergamo – spiega il primario facente funzione Andrea Lupi – abbiamo effettuato, come da protocollo della nostra unità operativa, lo screening sierologico e i risultati erano sospetti in chiave Covid 19. Pertanto abbiamo immediatamente isolato la paziente, bloccato i ricoveri e l’uscita dal reparto di tutto il personale in servizio ed effettuato la sanificazione dei locali, in attesa dei risultati del tampone il cui esito, giunto solo nella tarda mattinata di oggi, è stato negativo. La donna ha partorito, ovviamente in una sala a lei dedicata, un maschietto di 3.8 kg e le sue condizioni non hanno mai destato preoccupazione. Ringrazio tutto il personale e la direzione sanitaria per il comportamento esemplare mostrato nell’occasione».
L’episodio ha riportato alla luce una problematica denunciata già nei giorni scorsi dal sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato: la mancanza all’Umberto I di un laboratorio in grado di sviluppare in tempo reale i tamponi orofaringei per Coronavirus: «Ribadisco la necessità che i test per il Covid debbano essere analizzati nel nostro ospedale – tuona il dottore Lupi – è inammissibile che con un bacino di utenza così grande i risultati debbano arrivare da laboratori situati lontani dall’ambito territoriale. Avendo questa possibilità lo screening ad un paziente sospetto potrà essere effettuato in fase di pre-ricovero, evitando così l’eventuale diffusione del contagio. Questa mattina ben 17 sindaci hanno firmato richiesta ufficiale al Governatore della Campania De Luca. Il nostro auspicio è che l’aspettativa non rimanga delusa».