In via Gerardo Manzo da settimane si continuano i lavori in un opificio dove non ci sono ragioni di intervento per motivi di urgenza. E le autorità stanno a guardare
«Le scrivo per segnalarLe un fatto alquanto increscioso che si sta verificando presso il Comune di Sant’Egidio del Monte Albino».
Così ci scrive Salvatore Annarumma, residente a Roma ma di origini locali. Da settimane, anche se le ordinanze del Governatore De Luca lo vietano (l’ultima la numero 32 del 12 aprile che blocca tutto fino al 3 amggio), continuano lavori di demolizione edile – tra l’altro oggetto di controversie legali – di un opificio in via Gerardo Manzo.
«Uun gruppo di non meglio identificate maestranze – continua Annarumma – si riunisce quotidianamente potando e divellendo alberi da frutto, rompendo murature, depositando rifiuti in strada e organizzando un rudimentale aia con tanto di pollame al seguito. Il tutto tra l’altro in assenza degli opportuni DPI».
Non sembrano affatto esserci motivi di urgenza nei lavori in questione, perché non sembra affatto in pericolo la cosiddetta “pubblica incolumità”, e, sebbene le forze dell’ordine siano più volte intervenute in loco, non vi è mai stato alcun riscontro sul proseguo indisturbato dei suddetti lavori, al punto di arrivare alla sventata catastrofe del 20 aprile, ovvero «il danneggiamento – segnala il nostro lettore – di una tubatura riconducibile ad un serbatoio gpl, con conseguente fuga di gas (servente sia l’opificio in oggetto che l’abitazione attigua) rendendo necessario l’intervento in loco dei vigili del fuoco per la messa in sicurezza della zona».
Annarumma, che ha presentato denuncia all’Autorità Giudiziaria su questa vicenda, come ha dichiarato alla nostra redazione, si fa una serie di domande del tutto legittime: «Com’è possibile che mentre la giustizia lavori in “Smart working”, l’impertinenza giri tronfia a piede libero in strada? Ma soprattutto, come è possibile rimanere in silenzio dinanzi a quella che poteva essere una catastrofe? Che fine ha fatto il pugno duro contro i trasgressori? Che fine hanno fatto i droni, gli elicotteri ed Carabinieri con i lanciafiamme invocati dal Governatore De Luca?».
Ci piacerebbe potergli dare una risposta, e, se arriverà, terremo informati i nostri lettori.