Il primo cittadino ha comunicato che sono sette gli operatori sanitari della struttura ospedaliera risultati positivi. Adottate le “precauzioni universali” per scongiurare la diffusione del contagio
Attenzione massima a quanto accade nelle strutture ospedaliere, al fine di evitare che possano diventare focolai ingestibili di cittadini positivi al Coronavirus. È questo il lavoro che i sindaci stanno svolgendo da diverse settimane a questa parte.
Dopo le polemiche e la paura legate all’ospedale “Fucito” di Mercato San Severino, il primo cittadino Antonio Somma ha opportunamente informato la popolazione circa le ultime novità legate, in particolare, al risultato dei tamponi effettuati sul personale in servizio nella struttura.
“Cari concittadini desidero informarvi che, con due diverse note ricevute ieri e stamane, abbiamo avuto riscontro alla missiva, inviata lo scorso 16 aprile insieme ai Sindaci degli altri Comuni appartenenti al Distretto Sanitario 67, ed indirizzata al Commissario dell’Azienda “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” ed al Direttore di Presidio del “G. Fucito”, con la quale chiedevamo di conoscere l’esito dei restanti 36 tamponi dei 203 inizialmente effettuati oltre ad avere informazioni circa la positività di un paziente nel reparto di chirurgia. Chiaramente il tutto unitamente ad un quadro dei provvedimenti e delle procedure sanitarie adottate per scongiurare la diffusione del contagio da Covid 19. Dai due riscontri ricevuti dal Direttore di Presidio è emerso che, a seguito della positività del paziente di chirurgia sono stati effettuati ulteriori 85 tamponi sul personale sanitario venuto a contatto con il paziente positivo e sui pazienti presenti contestualmente nel reparto di chirurgia. Il totale dei tamponi effettuati, al momento, passa dunque da 203 a 288 tamponi di cui si conosce l’esito per 257 mentre si è in attesa di esito per 31 tamponi. Degli ulteriori 85 tamponi effettuati 3 operatori sanitari sono risultati positivi, e vanno ad aggiungersi ai 4 positivi già comunicati nei giorni scorsi. Il totale dunque dei positivi è di 7 operatori sanitari di cui 4 nel reparto di chirurgia, 2 al pronto soccorso ed 1 in urologia. Per quanto concerne il paziente di chirurgia risultato positivo, il Direttore di Presidio ci ha comunicato che lo stesso è stato trasferito al Ruggi, sono stati attivati i relativi protocolli sanitari in primis, come detto, l’effettuazione di tamponi sul personale sanitario venuto a contatto e sui 5 pazienti di chirurgia presenti in Ospedale con l’esito descritto di 3 operatori positivi mentre i pazienti sono risultati tutti negativi. Tra 7-10 giorni, per queste persone, sarà ripetuto il tampone come da protocollo per scongiurare definitivamente l’ipotesi contagio. Contestualmente sono adottate tutte le c.d. “precauzioni universali” per scongiurare la diffusione del contagio negli ambienti sanitari. Chiaramente come in altri presidi ospedalieri la situazione è delicata e deve essere attenzionata di continuo. Abbiamo chiesto al Direttore di Presidio di adottare, se necessario, misure ancor più drastiche e rigorose. Vi terrò aggiornati come sempre”.