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Il Consiglio dei Ministri è a lavoro per redigere in breve tempo un atto volto ad autorizzare l’apertura degli stabilimenti balneari. Distanze di sicurezza e barriere in plexiglass le prime idee per gli ombrelloni

di Maria Esposito

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Se si passa alla fase 2, con riduzioni significative di contagi e curva dei risultati sulla mortalità vicine allo zero, c’è chi già pensa al mare. Le temperature iniziano a salire e tra una tintarella dal balcone e una bevanda frasca in terrazza, la speranza di un ritorno alla vita normale e una passeggiata in riva al mare non muore. Andare al mare in agosto o forse anche a luglio, è un argomento che in questi giorni ha trovato ampio spazio tra i banchi del Parlamento.

Le vacanze sono un pezzo importante per l’economia del Paese, bisogna salvaguardare con restrizioni e sicurezza, questo settore. Il Governo sta già preparando un decreto per i proprietari di stabilimenti balneari in cui saranno contenute le prime operazioni di pulizia e manutenzione. D’altraparte il sottosegretario al Mibact, Lorenza Bonaccorsi, con delega al turismo, ha spiegato: «Andremo al mare questa estate. Stiamo lavorando per far sì che possa essere così. Da un punto di vista degli atti amministrativi necessari per gli stabilimenti, immaginiamo una serie di normative prese con il comitato tecnico scientifico, che contemplano l’ipotesi di un distanziamento» – continua – «daremo la possibilità agli italiani di andare al mare a patto che ci siano tutte le condizioni di sicurezza che la situazione richiede per far sì che la vacanza non peggiori una situazione già delicata, sarebbe opportuno scegliere anche mete più vicine alla propria residenza, magari uno dei borghi storici di cui l’Italia è ricca»coronavirusmare2
Dalle parole della Bonaccorsi si evince chiaramente che chi sceglierà una vacanza in riva al mare, dovrà trascorrerla con regole molto stringenti: tre metri di distanza tra un ombrellone e l’altro; barriere di plexiglass; accessi scaglionati e igienizzazione tecnologica dei locali comuni. Senza dimenticare l’obbligo delle mascherine e prenotazione obbligatoria.
Alcune aziende hanno già progettato alcuni tipi di barriere proponendo quelle istallate nei supermercati a protezione delle casse.

 

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