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L’episodio si è verificato nella parrocchia di Santa Maria delle Vergini. Il sindaco Cristoforo Salvati: «Tale comportamento non può essere giustificato a nessun livello, anche se motivato da esigenze spirituali e religiose»

chiesascafati 900x580Non è bastato il monito di Papa Francesco a pregare in solitudine; non è bastata la disposizione di chiusura delle chiese o le ordinanze governative, regionali e comunali che obbligano tutti a restare in casa a frenare imprudenti iniziative di gruppo.
Ieri sera, nella parrocchia di Santa Maria delle Vergini a Scafati, un gruppo di circa quaranta persone è stato sorpreso dai carabinieri in preghiera collettiva. Sanzione e quarantena domiciliare vigilata per tutti i presenti.
Estremamente rammaricato il sindaco del comune dell’Agro Cristoforo Salvati: «In merito a quanto accaduto ieri sera nella chiesa di Santa Maria delle Vergini, in piazza Vittorio Veneto, va censurato e condannato categoricamente il comportando di tutti coloro che hanno violato le disposizioni in vigore, creando un assembramento che non può essere giustificato a nessun livello, anche se motivato da esigenze di tipo spirituali e religiose. In un momento così delicato per l’intero paese, considerando tutte le misure di restrizione che noi sindaci siamo stati costretti ad adottare e tutti i sacrifici che i cittadini stanno facendo con grande senso di responsabilità, non possiamo ammettere comportamenti irresponsabili che rischiano di vanificare tutto quanto è stato fatto fino a questo momento.
I carabinieri della nostra tenenza sono stati costretti ad intervenire per sciogliere l’adunanza ed identificare tutti coloro che stavano partecipando alla funzione religiosa, circa quaranta persone che saranno sanzionate e sottoposte a quarantena domiciliare per quattordici giorni. Dobbiamo capire che siamo ancora in piena emergenza e che in questa fase di rigore i nostri comportamenti rischiamo di mettere in pericolo la sicurezza di tutti. Ci sono tante persone, me compreso, che hanno seguito la veglia pasquale da casa, nell’intimità familiare. Anche questo vuol dire rispettare le nostre tradizioni religiosi, anche questo vuol dire vivere in preghiera questa Santa Pasqua».

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