Hanno il pensiero incline al gioco, un senso di ottimismo di gran lunga superiore rispetto a quello dei grandi. Un’ottima valvola per uscire dalle preoccupazioni della nostra quotidianità
di Antonio Stornaiuolo
In questo periodo di emergenza sanitaria anche i bambini sono caricati di un “peso emotivo” che non riescono a gestire sempre al meglio.
Siamo bombardati da informazioni e immagini forti che procurano paura, rabbia, angoscia. È molto probabile che il bambino viva un disagio che non sempre riesce a manifestare: primo rimedio è trascorrere più tempo con loro e dar vita ad una maggiore empatia. È pur vero che i bambini hanno il pensiero incline al gioco, un senso di ottimismo di gran lunga superiore rispetto a quello dei grandi. Questa è un’ottima valvola che permette di fuoriuscire da quelle preoccupazioni tipiche della nostra quotidianità. La loro fantasia permette di organizzare la giornata quasi autonomamente, seppur possa sembrare rumorosa e confusionaria. Il bambino non è abitudinario, ha voglia di scoprire e inventare giochi nuovi grazie alla sua creatività. In virtù di questo, proviamo a ritagliare degli spazi in cui giocare insieme ed evitiamo di guardare troppo telegiornale in loro presenza, meglio informarci in modo del tutto personale. Non dobbiamo sottovalutare, inoltre, che la quarantena comporta facilmente l’abolizione delle regole in casa. Questo è sbagliato, la regola non deve mai mancare, è sempre bene avere un orario prefissato per fare i compiti, così come un orario per andare a dormire. La quarantena è lunga, e modificare completamente le abitudini non è assolutamente educativo. Anzi sarà ancora più dura in seguito la ripresa. Inoltre, non è necessario raccontare al bambino tutti gli aspetti dell’emergenza sanitaria e della malattia. Evitiamo di rassicurarli troppo, l’eccesso comporterebbe di inviare messaggi subliminali che alimenterebbero maggiormente la preoccupazione. Aiutiamoli a scaricare l’energia che accumulano durante la giornata: in casa proviamo a divertirci facendo ad esempio attività fisica, cucinando insieme, leggendo delle fiabe, vedendo un film. Possono essere utili i social per poter comunicare attraverso una videochiamata con i loro compagni. Questo è il momento adatto per educarli alla gestione delle tecnologie. La quarantena se vissuta in un clima familiare unito, ci aiuta a riscoprire la condivisione come un momento d’amore, che farà migliorare la comunicazione tra tutti i componenti di una famiglia.