Il premier Giuseppe Conte

Fino a 25mila euro di prestito automatico garantito dallo Stato per autonomi, negozianti, professionisti e piccole imprese. Rafforzata la norma “antiscalata” alle aziende
Il premier Giuseppe ConteUn anticipo del cosiddetto “decreto di aprile” quello varato ieri dal Governo Conte, con lo scopo di permettere immediata liquidità a imporese e professionisti per dare loro la forza del “colpo di reni” che permetterà l’avvio della ripresa alla fine dell’epidemia.

Una “bomba” da 400 miliardi di euro in cui sono previsti fino a 25 mila euro di prestito “automatico”, cioè con ben poche verifiche, per autonomi, negozianti, professionisti e piccole imprese. Le banche potranno erogare queste somme senza attendere il via libera del Fondo centrale di garanzia. La somma totale che sarà impegnata è di oltre 750 miliardi: 400 miliardi di euro in più rispetto ai 350 già previsti col «Cura Italia». Si tratta di «una potenza di fuoco notevole – ha commentato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte al termine del Cdm – Non ricordo cifre simili nella storia della nostra Repubblica».
A completare il «pacchetto imprese» un altro rinvio di due mesi dei versamenti di tasse e contributi per autonomi e aziende colpiti dalla crisi, per un controvalore pari a circa 10 miliardi di euro, e come previsto il rafforzamento delle norme sul golden power in modo da assicurare al governo maggiori poteri nella difesa delle imprese italiane. Garanzia pubblica del 100% per finanziamenti sino a 25 mila euro, senza alcuna valutazione del merito del credito, del 100% (90% a carico dello Stato e 10% dei consorzi fidi) per somme sino a 800 mila euro senza una valutazione sull’andamento delle società che lo richiede e sempre senza valutazione andamentale la garanzia sarà del 90% fino a 5 milioni di euro. Poi altri 200 miliardi, di cui solo 50 subito, sotto forma di maggiori crediti a favore dell’export delle imprese italiane. Alle esigenze delle imprese più grandi sarà la Sace – società della Cassa Depositi e prestiti, a far fronte.
Rafforzata anche l’opzione che permette di evitare la scalata ad imprese italiane, conosciuta come Golden power.

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