coronelo

La voglia di tornare alla normalità unita alla prudenza di non allontanarsi da casa. Viviamo la terribile pandemia attraverso i messaggi dei più piccini

coroneloUn modo per allontanarsi, almeno per qualche istante, dalla triste realtà che stiamo vivendo attraverso i racconti innocenti dei bambini. Ha riscosso un buon successo l’iniziativa lanciata ieri dalla nostra redazione, che ha deciso di affidare il racconto del Coronavirus ai più piccini.

Chiunque avesse voglia di lasciare la testimonianza del proprio figlio o del proprio nipote, può continuare a farlo, con un messaggio nella posta della nostra pagina Facebook “Il Risorgimento Nocerino”.
Il pensiero di Marcellino, 5 anni
Il Coronavirus fa ammalare le persone. Per non ammalarsi bisogna stare chiusi in casa, lavarsi le mani, non abbracciare nessuno e si deve stare alla larga dalle persone, senza baciarsi. Quando usciamo di casa voglio andare in piazza e a scuola ad abbracciare i miei amici. A casa sto bene, sto studiando solo un po’…
Le considerazioni di Pio, 8 anni
Il Coronavirus, chiamato anche Covid 19 è un virus; quindi ci dobbiamo lavare spesso le mani. Dobbiamo cercare di non metterci le mani negli occhi, nel naso e nella bocca. Colpisce anche i polmoni. Appena tutto sarà finito vorrei andare a scuola dai miei amici che mi mancano molto, vorrei giocare giù in giardino coi miei amici e mangiare con i nonni.
Il “Coronello” secondo Luigi, 5 anni
Il Coronello è un batterio che ti fa vomitare, prendere il raffreddore, fa i dispetti in gola e te la infiamma. È molto dispettoso e birbantello. La cosa importante: lavatevi le manine, i piedi, la doccia e tutto il corpo se non vi volete far arrivare la febbre alta. I miei amichetti devono stare a casa con mamma e papà e la loro famiglia. Io a casa gioco, vado a dormire, faccio colazione, gioco un’altra volta e faccio un po’ i compiti e poi prendo il tablet. Appena posso uscire voglio andare al Mc Donald coi miei amichetti e alla vacanza al mare. Tanti baci a tutti

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