I pazienti sono domiciliati in quarantena controllata. Le indicazioni del primo cittadino alle famiglie colpite dal disagio economico
Dopo le ottime notizie di ieri, quando la città di Scafati non aveva registrato pazienti positivi al tampone per il Covid 19, pochi minuti fa il primo cittadino Cristoforo Salvati ha annunciato la presenza di altri due contagiati in città che, al momento, si trovano in quarantena domiciliare controllata.
Sale a 21 il numero di casi attualmente positivi. Di seguito il messaggio del primo cittadino scafatese.
“Cari concittadini,
purtroppo vi confermo che abbiamo altri due casi positivi a Scafati. Era da aspettarselo. Questa settimana è infatti previsto un incremento del numero dei contagiati, come ci informano dall’unità di crisi regionale, e visto l’aumento dei tamponi disposti dall’autorità sanitaria a scopo precauzionale. Nonostante tutto stiamo stringendo i denti, combattendo per non lasciare nessuno solo.
Vi ricordo che dal 13 marzo è attivo a Scafati il numero verde della protezione civile 800253283 per garantire la necessaria assistenza a tutti gli anziani soli, ai portatori di handicap che non hanno supporto familiare e alle persone in difficoltà che non possono fare la spesa, reperire e comprare farmaci e beni di prima necessità. Il numero è attivo dalle ore 8 alle ore 20. Stiamo, inoltre, realizzando la Spesa Solidale, presso alcuni Supermercati e negozi che hanno aderito, per raccogliere prodotti alimentari confezionati da distribuire ai cittadini in difficoltà presso il proprio domicilio al fine di evitare assembramenti. A tal uopo accanto al numero verde 800253283 abbiamo altri numeri delle associazioni coinvolte che stanno continuando a dare un grande supporto con la loro professionalità. Abbiamo continuato a garantire il servizio di assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti e ai disabili con personale dotato dei DPI;. Infine stiamo mettendo in campo misure per contrastare il disagio economico che questo periodo di inattività comporterà alle famiglie scafatesi quali: 1) apertura di un conto corrente dedicato alla raccolta di fondi da distribuire alle famiglie indigenti; 2) istituzione di un contributo una tantum con fondi propri dell’ente.
Continuiamo a restare uniti per fronteggiare questa emergenza”.