Una seduta del Consiglio dei Ministri

Circa 25 miliardi di stanziamenti e oltre 350 di “flussi” per cassa integrazione per tutti, bonus babysitter, sostegni agli autonomi, sospensione dei mutui per chi ha perso il lavoro
Una seduta del Consiglio dei MinistriÈ una manovra ponderosa quella appena varata dal Governo per contrastare la crisi generata dal Coronavirus. Sono 25 i miliardi di euro stanziati per interventi a favore di famiglie e lavoratori, anche autonomi, e circa 350 i miliardi che rimarranno per il momento nelle tasche degli italiani per mutui sospesi (per chi ha perso il lavoro), sospensione di contributi e cartelle esattoriali, cassa integrazione fino a 9 settimane “in deroga” (cioè anche per le aziende con uno solo dipendente).

Il Governo ha fatto già sapere che si tratta solo del primo passo. Ad aprile ci sarà un nuovo provvedimento per evitare che l’Italia sprofondi in un baratro a causa dei danni generati dall’epidemia di Coronavirus.
Conte ha infatti anticipato che in futuro ci saranno nuove misure (“un piano di ingenti investimenti, semplificazione, riduzione delle tasse”) per rilanciare il Paese: arriverà un decreto ad aprile, che – nell’auspicio del governo – dovrebbe contare anche sulle risorse che l’Europa si prepara a stanziare.
Per potenziare il sistema sanitario nazionale ci sono 3,5 miliardi di euro, con l’arrivo di almeno due ospedali da campo gestiti dall’esercito e l’assunzione di 120 medici e 200 infermieri militari in ferma per un anno. Quasi 10 miliardi sono costituiti da misure di sostegno al lavoro, mentre arriva anche l’estensione del congedo parentale a 15 giorni e un voucher baby-sitter da 600 euro per chi ha bisogno di curare i figli. Per quel che riguarda i permessi della legge 104, per il periodo marzo-aprile saranno estesi a 12 giorni al mese. Confermato rispetto alle attese l’ulteriore intervento sui licenziamenti, che verranno congelati. I lavoratori che dovessero necessitare di quarantena per sospetto contagio potranno considerare il periodo come malattia.
In campo fiscale, sospensione degli obblighi di versamento di tributi e contributi: il ministro dell’Economia parla di un termine spostato al 31 maggio “per le imprese che fatturano fino a 2 milioni” e anche oltre questo limite per le categorie colpite direttamente dalla crisi.
Anche per le piccole e medie imprese sono previsti interventi concreti, con agevolazioni sui prestiti in corso e su quelli che si renderanno necessari per tamponare i danni economici dell’epidemia.giuseppe conte
Ampliato il congedo parentale per chi ha bimbi piccoli (fino a 12 anni), pagato al 50%, o in alternativa al congedo un bonus da 600 euro al mese per assumere baby sitter (senza però usufruire del congedo). I 600 euro passano a 1000 per il personale sanitario impegnato nella lotta al Coronavirus. Agevolazioni anche per le aziende che producono mascherine o convertiranno a questo prodotto la loro produzione. Il Decreto prevede – ancora – una forma di sostegno al reddito per lavoratori dipendenti e autonomi, che abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività e che nel corso del 2019 non avevano guadagnato più di 10 mila euro.
Per dipendenti pubblici e privati con reddito sotto 40 mila euro è previsto un premio di 100 euro per il mese di marzo 2020. Andrà ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che abbiano continuato a lavorare nella sede di lavoro. Ancora: credito d’imposta al 60% del canone di affitto di marzo per gli esercenti di attività d’impresa di negozi e botteghe al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di contrasto al Covid-19.
Stop infine ai concorsi pubblici (tranne quelli svolti per titoli o in via telematica), e il lavoro da casa diventerà la norma anche dopo la fine della crisi.

 

Lascia un commento