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Assenza di dispositivi di protezione, turni allungati e alto rischio di contagio. Il clima nell’ospedale nocerino è sempre più teso

di Valerio D’Amico

infermieriIl moltiplicarsi di casi da contagio del Covid 19 sta mettendo a dura prova le strutture ospedaliere in tutta Italia.

In Campania tra gli ospedali più attivi, soprattutto per l’alto numero di pazienti che arrivano quotidianamente da tutta la regione, non solo con sospetti sintomi da Coronavirus, c’è l’Umberto I di Nocera Inferiore. Per tale ragione è stata allestita una tenda triage al fine di salvaguardare, innanzitutto, i luoghi del pronto soccorso. Evidentemente, però, non basta.
Stando a diverse segnalazioni del personale infermieristico, in servizio anche in unità operative non strettamente collegate al problema Covid 19, la situazione comincia a diventare insostenibile: «Lavoriamo da diverse settimane senza i dispositivi di protezione individuali adeguati e siamo spesso costretti ai doppi turni – lamentano gli infermieri che ci hanno contattato –  chi pensa che coloro in quali prestano servizio in altri reparti siano esenti da contagio commette un grandissimo errore. Purtroppo il modo in cui il nostro ospedale è strutturato non consente percorsi alternativi ai pazienti definiti “casi sospetti”. Molte volte, soprattutto per raggiungere la radiologia ed essere sottoposti agli esami strumentali di rito, transitano per corridoi ed ascensori che utilizzano anche gli altri pazienti e il personale deputato ad accompagnarli. Cominciamo seriamente ad avere paura di essere contagiati; abbiamo famiglia e non siamo affatto tutelati dagli organi competenti. Pretendiamo, quantomeno, di essere muniti di DPI adeguati il prima possibile».
A tal proposito il consigliere del comune di Nocera Inferiore Raffaele Lupi, ha espresso, attraverso un post sul suo profilo Facebook qui sotto riportato, il suo pensiero a riguardo, ampiamente condiviso da tutti i colleghi del consiglio comunale, senza distinzioni politiche, ma per il bene comune e soprattutto degli operatori sanitari costretti a lavorare in condizioni precarie.

Sono numerose le segnalazioni da parte di medici ed infermieri che denunciano la mancanza di mascherine e indumenti protettivi. In un momento così delicato,in uno stato assoluto di emergenza, ad oggi non tutto il personale medico e infermieristico è provvisto di adeguati dispositivi protettivi. 
Per questo chiedo ai colleghi consiglieri di avviare una raccolta di mascherine ad uso medico,tra cui indumenti protettivi e prodotti per la disinfezione (No denaro), al fine di mettere in condizione il personale medico di poter fronteggiare al meglio l’emergenza legata alla diffusione del Covid-19.
SOSTENIAMO L’UMBERTO I di Nocera Inferiore!

 

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