In una villa privata le Fiamme Gialle hanno scoperto una sala ricevimenti con tanto di ristorante, camerieri e 50 clienti che festeggiavano in barba alle norme di sicurezza per il Coronavirus
Rischia nella migliore delle ipotesi fino a tre anni e mezzo di carcere l’improvvisato imprenditore dell’intrattenimento scafatese scoperto dalla Guardia di Finanza la sera dell’8 marzo.
Una cucina con attrezzature professionali, oltre 50 clienti serviti da impeccabili camerieri e tanta gente che festeggiava la festa della donna in spregio di ogni norma di sicurezza emanata per frenare il diffondersi del Coronavirus.
I militari della Guardia di Finanza di Scafati erano stati messi in allarme dalle notizie che giravano tramite volantini e social network. Quando le Fiamme Gialle si sono presentate al proprietario della villa chiedendo le licenze per svolgere l’attività si sono sentiti candidamente rispondere che non c’erano.
Sette i lavoratori – tutti in nero – scoperti dalla Finanza, che per questa irregolarità ha comminato una multa da 15mila euro, oltre a contestare la violazione dell’articolo 650 per aver infranto le norme antidiffusione del Coronavirus. Ma non sono finite qui le sorprese: è stato appurato l’allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica, con un furto di energia del valore, stimato dai militari, di almeno 7mila euro. Di qui l’ulteriore denuncia all’Autorità Giudiziaria del Tribunale di Nocera Inferiore.