consegne domicilio

Numerose le domande che i cittadini si pongono sulle nuove misure adottate da questa mattina dal Governo, che ha provato a frugare i dubbi più ricorrenti

redazione

consegne domicilioL’Italia questa mattina si è svegliata con la nuova denominazione di “zona protetta”; addio alla “zona rossa”, che inizialmente riguardava alcune province del nord e regole uguali su tutto il territorio.

Un provvedimento drastico, nel tentativo di interrompere il numero di contagi da Coronavirus, che nella sola giornata di ieri hanno fatto registrare un aumento pari quasi al 25%. Nonostante le numerose spiegazioni fornite su quanto previsto dal decreto del premier Conte, sia a mezzo social che televisione, restano numerosi i dubbi che affliggono gli italiani, che dovranno necessariamente abituarsi a modificare radicalmente le proprie abitudini, almeno sino al prossimo 3 aprile. A tal proposito, sul sito www.governo.it (questo il link da consultare http://www.governo.it/it/articolo/decreto-iorestoacasa-domande-frequenti-sulle-misure-adottate-dal-governo/14278) sono state pubblicate le risposte alle domande più ricorrenti, che potrebbero frugare le numerose perplessità.
Tra i tanti interrogativi giunti alla nostra redazione approfondiamo quello relativo alla “consegna a domicilio”. Posto l’obbligo di chiusura al pubblico per bar, pub e ristoranti alle ore 18, con apertura al mattino alle ore 6, sarà possibile, negli altri orari, proseguire l’attività mediante consegne a domicilio. Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente, ovvero una cosiddetta piattaforma – evitare che il momento della consegna preveda contatti personali.

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