Società calcistiche in balia di decisioni poco chiare sull’emergenza Covid-19. La Nocerina sospende ufficialmente gli allenamenti in attesa di novità
di Maria Esposito
La confusione regna ormai sovrana nel calcio italiano dopo le diverse e numerose decisioni prese in merito allo stop dell’intero campionato di Serie D. Il Consiglio Direttivo della L.N.D. ha deciso di sospendere l’attività organizzata dalla Lega Nazionale Dilettanti sia a livello nazionale che territoriale sino al 3 aprile 2020 (C.U. 281). Il motivo è legato al Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sul rischio contagio da Covid-19.
Ci troviamo, in questi giorni, a combattere contro un nemico, il coronavirus, che non conosciamo, del quale persino gli scienziati non sono in grado, al momento, di dirci molto. Resta da chiarire in che modo le 18 società calcistiche di Serie D girone H stanno rispondendo a tale provvedimento. Le gare sono state sospese, ma diversi club in balia delle prossime decisioni sulla calendarizzazione e ripresa del torneo hanno continuano ad allenarsi, come nel caso di Bitonto, Foggia e Taranto. Agropoli e Fasano hanno fatto slittare la ripresa intorno al 15 marzo mentre la maggior parte delle squadre compresa la Nocerina hanno sospeso temporaneamente gli allenamenti della prima squadra e tutte le attività del settore giovanile a data da destinarsi. La decisione resta valida sino a nuove disposizioni, consentendo ai propri tesserati di recarsi presso le proprie abitazioni e a “restare a casa” aderendo alla campagna di sensibilizzazione lanciata dal nostro Governo. Il mondo calcistico è quello più seguito e deve dare esempio. Naturalmente difronte ad un’emergenza che conserva al suo interno lati alquanto oscuri ma critici è difficile prendere una posizione quando poi questa deve discendere da norme parlamentari inopinabili e insindacabili. Un mero controllo sulle società calcistiche deve essere fatto, la Lega deve far capire che ci troviamo difronte ad un problema serio che richiede comportamenti responsabili da parte di tutti e un cambiamento radicale delle abitudini di vita. Cresce in queste ore l’incertezza sulle prossime disposizioni da adottare e nuova calendarizzazione per il recupero delle stesse. Resta ancora dubbia la posizione in merito all’apertura degli impianti al pubblico dopo il 3 aprile. Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale dilettanti e vice-presidente della FIGC, ha fermato il campionato per evitare di far passare le partite a porte chiuse, sostenendo in più occasione che giocare senza pubblico è una sconfitta e non è uno spettacolo ma va salvaguardata la salute dei cittadini, nell’attesa di ulteriori sviluppi e nuove ordinanze della presidenza del Consiglio. Se dovesse permanere lo stato attuale, la decisione ultima è quella di riprendere il campionato senza tifosi al seguito per salvaguardare la salute di tesserati e tifosi. Confermato lo stop fino al 3 aprile, si dovrebbe tornare in campo il prossimo 5 Aprile. La notizia delle ultime ore, però, riguarda l’intenzione della Lega di concedersi due ulteriori rinvii, nel caso in cui la situazione non torni alla normalità. Considerando che il 12 Aprile è Pasqua, si tornerebbe in campo domenica 26. In questo senso, la proposta della Lega sarebbe quella di far scendere in campo le squadre ogni domenica e mercoledì fino al completamento della stagione, che slitterebbe al 21 giugno, data presa in considerazione per l’eventuale fine del campionato. La Lega Nazionale Dilettanti, però, starebbe pensando di adottare misure drastiche. Non si esclude l’interruzione anticipata del campionato, tenendo conto delle classifiche maturate fino al momento della sospensione del campionato. In caso di chiusura anticipata della stagione, le società non sarebbero tenute a pagare stipendi e rimborsi ai tesserati. La Lega sta lavorando anche per evitare questo disagio agli atleti. Nel caso in cui la stagione dovesse terminare a fine giugno, le società (ufficialmente esenti da pagamenti nel periodo in cui non si è scesi in campo) sarebbero obbligate a rispettare gli accordi fino al 30 giugno 2020. “Rispetto quanto deciso dal Dipartimento Interregionale in merito a quanto emanato, anche se da un lato sono rammaricato” così esordisce il presidente della Nocerina Paolo Maiorino intercettato telefonicamente dalla redazione del Risorgimento Nocerino, alla domanda “Cosa pensa di questo blocco indetto dalle autorità competenti in materia?”. “Ho da poco appreso che a seguito del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, la Lega ha deciso di fermare tutte le attività atte al contenimento e alla diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti. Non posso fare altro che adeguarmi e procedere immediatamente a tale decisione, soprattutto se le disposizioni partono dal nostro Governo”. In merito al campionato però, Maiorino esprime il suo malcontento: “Non rinnego il mio dispiacere per questo stop, in un momento così delicato per la Nocerina, dove la squadra e il mister stanno lavorando con tanta intensità per raggiungere la agognata salvezza. Un calo di concentrazione può essere inibitorio in questa fase. Mi auguro che si ritorni alla normalità nel più breve tempo possibile, perché la poca chiarezza e le informazioni occulte sull’evento ci pongono in una situazione di insicurezza cronica”. La Nocerina, nella persona del presidente Paolo Maiorino, ha reso noto, attraverso i propri canali comunicativi che in linea con le disposizioni del Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti ha deciso di sospendere gli allenamenti a tempo indeterminato.