Le Fiamme Gialle scovano alcuni furbetti che con questo sistema, oltre a risparmiare su bollo e assicurazione, evitavano di attirare l’attenzione del fisco sulle lussuose quattroruote
Otto auto con targa estera sequestrate dalla Guardia di Finanza a furbetti che in questo modo abbattevano i costi di bollo e assicurazione. Con questo sistema si rendono impossibili le notifiche per contravvenzioni al Codice della strada e si nascondono al Fisco auto di lusso poco compatibili con i redditi dichiarati.
Tra queste una lussuosa Audi “A8” e di una fiammante Maserati “Ghibli” dal valore di 70mila euro. A carico dei proprietari delle lussuose auto saranno avviati dalle Fiamme Gialle gli approfondimenti della posizione fiscale, per verificare la congruità del reddito dichiarato rispetto ad una così evidente manifestazione di ricchezza. Fino a 2800 euro, oltre al sequestro dell’auto, la sanzione prevista.
Per contrastare il fenomeno, già dal 2018 sono in vigore specifiche norme che vietano, a quanti risiedono in Italia da più di 60 giorni, di circolare con autovetture che non siano immatricolate nel Paese. Nel caso di veicoli in leasing, locazione o comodato, in più, il conducente deve portare al seguito la documentazione dalla quale risultano il titolo e la durata della disponibilità del mezzo con targa estera.
Per la cronaca, la maggior parte dei veicoli sequestrati erano stati immatricolati in Bulgaria.