un momento del Carnevale di Spinaceto

L’iniziativa dell’istituto comprensivo “via Frignani” con la collaborazione del IX Municipio. Coinvolte anche diverse scuole dell’infanzia. E a margine partono le “conversazioni nistrine”
un momento del Carnevale di SpinacetoIl giorno 24 febbraio scorso, nel quartiere di Spinaceto-Roma, si è tenuta un’importante sfilata in occasione del Carnevale.

L’Istituto comprensivo “Via Frignani” – di concerto col IX Municipio di Roma Capitale e le scuole dell’infanzia “Il Giardino dei Ciliegi”, “Il Melograno dei Desideri”, “Il Piccolo Mandarino”, “la Magnolia Stellata” – hanno organizzato, supportati da numerosissimi sponsor, una coloratissima e musicale sfilata nella quale tutti gli studenti erano vestiti con mantelli colorati, di colore diverso a seconda della classe di appartenenza. In particolare, le classi prime indossavano un mantello di colore arancione, le seconde di colore verde, le terze di colore giallo, le quarte di colore blu e le quinte di colore rosso. Tutti gli studenti, poi avevano il numero 50 cucito sul cappello o sul mantello. Gli alunni della prima classe della scuola secondaria di primo grado hanno, invece, sfilato secondo la moda degli “anni ’70”.
– Dirigente Gianfranco Turatti, questa è ancora un’iniziativa importante dell’Istituto da lei diretto. Come è nata l’idea?
«Il progetto si inserisce tra le iniziative nate per festeggiare i 50 anni dalla fondazione di questo importante quartiere del IX Municipio di Roma Capitale. Di qui l’idea di apporre, sui mantelli o sui capelli degli studenti, il numero “50”. carnevale spinaceto2Ed anche la moda “anni 70” aveva come scopo quello di ricordare l’anno di “fondazione” del quartiere, il 1970 appunto. L’iniziativa ha letteralmente popolato di gioia il quartiere e ha fatto scoprire a noi tutti quanta vita e quante attività si possano fare! Ha dimostrato, ancora una volta, la vitalità di tutte le agenzie educative della zona: da quelle dell’infanzia a quelle della primaria e della secondaria di I° Grado e ha rinnovato l’alleanza educativa con le famiglie. Diciamo che gli abitanti si sono “riappropriati”, non solo in orario vespertino, del quartiere ed hanno avuto l’occasione di conoscere la propria comunità e di socializzare. Io stesso che lavoro a Spinaceto da pochi mesi mi sono sentito subito a casa vedendo la gente affacciata ai balconi per salutare».carnevale spinaceto3
– Come ha vissuto questo momento la scuola?
«La scuola è l’agenzia educativa per eccellenza e tutte le scuole coinvolte hanno partecipato con interesse e passione. L’iniziativa ha dimostrato quanto siano centrali le scuole nel tessuto di una comunità e quanto le scuole debbano essere aperte al territorio e lavorare per esso, creando momenti di apprendimento e di crescita che esulino dalle aule, per radicarsi nel territorio e nella comunità su cui insistono. L’ambiente e il territorio contribuiscono, secondo l’insegnamento di illustri pedagogisti, cito ad esempio Franco Frabboni, alla formazione, diventando una vera e propria aula “didattica decentrata”, che offre una vasta gamma di possibilità formative. Ma penso anche alla teoria di un illustre antropologo – Marc Augè – che ha descritto molto bene la situazione dei “non luoghi” quali spazi anonimi, frequentati da persone che non si relazionano tra loro e che, grazie al contributo delle agenzie educative, possono diventare i luoghi dell’appartenenza».
– Abbiamo visto tante famiglie partecipare: questo è un segno che va a rafforzare quanto detto poco fa?
«Certamente! Ma tutto ciò è stato reso possibile grazie al contributo di tante persone, talmente tante che sicuramente nell’elenco ne dimenticherò – non me ne vogliano – qualcuna. La prima persona che devo ringraziare è il vicepreside per la scuola primaria, il maestro Giuseppe Illiano, una persona dalle capacità organizzative non comuni e che ha lavorato al progetto in maniera indefessa per mesi, curandone l’organizzazione nei più minimi particolari. carnevale spinaceto4Grazie, poi alla sinergia profonda che si è creata con il IX Municipio di Roma Capitale con l’assessore Carmela Lalli e con il consigliere Filippo Massimo Errico. Grazie al presidente del Consiglio di Istituto signora Valentina D’Appio e a tutte le fantastiche famiglie dei nostri alunni che hanno lavorato sempre coordinate dai miei due più stretti collaboratori, i vicepresidi che sempre mi supportano: il già citato maestro Giuseppe Illiano e la professoressa Alessia Radiciotti, vicepreside per la scuola secondaria che ha egregiamente coordinato le classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado. Un ringraziamento per la disponibilità e la maestria profusa va alla professoressa Angela Libonati, docente di Arte e Immagine, che ha curato le maschere anni ’70 degli alunni più grandi di I media e ha curato anche gli artistici ed eleganti allestimenti interni alla scuola. Un ringraziamento speciale alle Funzioni Strumentali Continuità che si sono adoperate con grande abnegazione per la riuscita della manifestazione: le docenti Agata Catalano (plesso Avolio), Paola Palumbo e Maria Luisa Minio (plesso Frignani), Loredana Schiano (plesso Renzi/Renzini), la professoressa Stefania Giannini (Plesso “U. Nistri) e le professoresse della Funzione Strumentale Continuità Anna Lina Paola Bartolini, Simonetta Cretoni, Veronica Regoli. Un ringraziamento alla Polizia Municipale e ai volontari della Protezione civile che ci hanno supportato durante la sfilata che ha visto coinvolte oltre 1000 persone tra alunni, docenti e genitori».
carnevale spinaceto5– Abbiamo visto anche un momento internazionale con la Capoeira.
«Esatto! Per questo bellissimo momento internazionale, che ci ha fatto volare in Sud America col suo ritmo travolgente e con la sua danza dai profondi significati, abbiamo avuto il piacere e l’onore di assistere a un ballo operato da professionisti di alto livello e per questo dobbiamo ringraziare la vulcanica professoressa Marika Marianello, nostra docente di Spagnolo, e tutto il gruppo “Soluna Capoeira” di Spinaceto, che ha voluto anche replicare il ballo all’interno dell’Aula Magna, dove i ragazzi di II e III media stavano tenendo un incontro culturale sul Carnevale. Alcuni ragazzi di III A (Fanesi, Forliti, Giorgi, Giustini, Lambertucci, Loveri, Melozzi, Tavani, Tallarico), III B (Abaghioei, Amicone, Baque, Cecchetti, Colecchia, Guial, Porpora, Soddu, Strozzi) e III C (Areeckal, Attenni, Babin, Borriello, Dela Torre, Di Maria, Ducan, Fajardo, Guiraldo, Jobi, Manibo, Pallante, Paul, Piantadosi, Purilli, Rainone e Sirghi), coadiuvati dalle professoresse Anna Brunitto, Anna Maria Pirozzi e Giulia Spadaro, hanno allestito dei cartelloni e delle decorazioni carnascialesche molto belle. Il professor Francesco Li Pira, nocerino, con due collegheInoltre, la scuola ha voluto offrire un momento di crescita condivisa con le famiglie. Abbiamo infatti inaugurato le “Conversazioni Nistrine” (così chiamate perché si tengono presso la sede di secondaria I Grado “U. Nistri”), con le quali teniamo momenti d’incontro con le famiglie dei nostri alunni: l’incontro culturale di oggi è stato organizzato insieme e a tale proposito mi preme ringraziare tre professori per la disponibilità e l’impegno profuso, il professore Francesco Li Pira, che ha tenuto l’intervento “Semel in anno licet insanire”. Il Carnevale di lunga durata: una prospettiva diacronica e interdisciplinare, la professoressa Veronica Regoli, con l’intervento Il Carnevale romano, e la professoressa Alessia Radiciotti, con l’intervento Il Carnevale di Viareggio».
– Dirigente, ci può dare qualche indiscrezione sui prossimi appuntamenti?
«Oltre alle classiche e collaudate iniziative contemplate nel POF, tutte confermate, nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa ci fa piacere segnalare queste due iniziative: le “Conversazioni Nistrine”, una serie di appuntamenti che ci vedranno impegnati nei prossimi mesi con manifestazioni sul valore della memoria storica; un percorso teatrale sulla Divina Commedia. Tutti questi progetti sono un grande work in progress, partito quest’anno, proprio perché noi crediamo in una scuola che lavori in forte sinergia con le altre agenzie del territorio e con le famiglie, anche per creare il cittadino del domani. Ho una formazione giuridica e come avvocato e docente di diritto credo molto nella necessità di sviluppare una cittadinanza attiva e globale. Io stesso, ma non voglio anticiparvi troppo, scenderò in campo personalmente in alcune di queste conversazioni nelle quali parlerò ai ragazzi del valore della Costituzione».

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