Colto in flagranza uno spacciatore che con tre telefonini gestiva lo spaccio nella zona industriale. Fermato anche un 16enne senegalese per tentata rapina ad una tabaccheria
Gestiva lo spaccio di droga tra via Ostaglio e via delle Calabrie con l’aiuto di tre telefonini il 60enne pregiudicato salernitano arrestato dalla Polizia di Stato a Salerno mentre erogava l’ennesima dose di cocaina – crack ad un “utente”.
Gli agenti della Squadra Mobile, in perlustrazione nella zona, notavano l’attività dell’uomo decidendo di intervenire. Durante la perquisizione, veniva rinvenuta la somma complessiva di 765 euro in banconote di vario taglio, nonché tre telefonini dove erano ancora presenti in memoria i messaggi riportanti appuntamenti, cifre e quantità riconducibili all’illecita attività di spaccio.
Non è andata meglio a D.A.A., 36enne battipagliese, pluripregiudicato. Gli agenti, dopo attenta attività investigativa, effettuavano una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’uomo, sospettato di detenere quantitativi di sostanze stupefacenti pronte per lo spaccio. In seguito alla perquisizione, gli agenti rinvenivano, occultato nella camera da letto, un pezzo di hashish avvolto in cellophane del peso complessivo di 48 grammi e altri 13 pezzi di hashish avvolti in cellophane del peso complessivo di 19 grammi. Gli agenti rinvenivano anche la somma di 585 euro, divisa in banconote di vario taglio, certamente provento dell’illecita vendita dello stupefacente, una lametta con residui di sostanza di colore marrone utilizzata per tagliare in dosi ed alcune bustine in cellophane, utilizzate per il confezionamento dello stupefacente.
Ancora a Salerno, infine, la Squadra Mobile ha tratto in arresto per tentata rapina ad una rivendita tabacchi, in zona Santa Lucia, un minore straniero, D.A.A. di anni 16, cittadino senegalese. Gli agenti, su segnalazione fatta alla sala operativa della Questura, intervenivano sul posto trovando il senegalese intento in una colluttazione con il gestore della rivendita ed il figlio di questi. Poco prima infatti il minore era entrato nella rivendita e, con violenza, aveva cercato di impossessarsi del denaro contenuto nella cassa, impugnando un piccolo dispositivo che emanava scintille. Gli agenti, non senza difficoltà, riuscivano a bloccare il giovane e trarlo in arresto, conducendolo negli uffici della Questura per gli accertamenti di rito ed il fotosegnalamento presso il gabinetto provinciale della Polizia Scientifica.