114 telecamere già in funzione su tutto il territorio nocerino e altre 8 in arrivo. il sindaco Manlio Torquato: «Strumento necessario ma non siamo il grande fratello»
di Fabrizio Manfredonia
È stato presentato stamane, presso il comando di polizia locale di via Libroia, il nuovo piano di videosorveglianza comunale.
Partendo dall’adeguamento dell’obsoleto sistema video, che risale alla prima amministrazione di Antonio Romano, si è proceduto all’implementazione di sistemi di ultima generazione: a fronte di un investimento di circa 200mila euro provenienti da fondi comunali, sono state previste 47 nuove installazioni (33 camere fisse ad alta definizione, 10 abilitate alla lettura targhe e 4 kit mobili); sono state altresì sostituite telecamere già esistenti, 12, mentre altre 8 sono in via di sostituzione; ulteriori 55 si occuperanno poi di luoghi cosiddetti “sensibili” per un totale di 114 videocamere già in funzione.
L’occhio elettronico infatti monitorerà costantemente quattro zone con specifica impiantistica propria ovvero: il parco giochi di via Domenico Rea, oggetto di recenti lavori di riqualificazione, teatro di atti di vandalismo e spesso ritrovo di micro criminalità, che avrà 20 telecamere; il percorso della salute che sarà invece controllato da 8 telecamere; l’isola ecologica di Fosso Imperatore che avrà 8 videocamere, due delle quali adibite al controllo targhe; infine 11 telecamere sorveglieranno la zona del comando di polizia locale. «Quest’impiantistica di video sorveglianza è un impiantistica a lungo attesa – dice il sindaco Manlio Torquato– e che consente all’amministrazione e al comando di polizia locale di esercitare un’importante presenza di controllo territoriale».
Obiettivo di tale piano sarà ovviamente quello di limitare gli atti di criminalità più o meno grave ma anche individuare sversatori seriali di rifiuti.
Per far fronte alla mole di dati è stata altresì adeguata la centrale operativa con l’installazione del server, cervello elettronico dell’intero sistema, e degli schermi. Per monitorare il tutto nel rispetto dei dati sensibili l’accesso alla sala è riservato a pochi agenti scelti. I filmati potranno essere visionati dalle forze dell’ordine presenti sul territorio e saranno conservati secondo le disposizioni di legge almeno 48 ore.
«È uno strumento molto utile – ha concluso Torquato – non siamo l’occhio del grande fratello, pur tuttavia abbiamo la necessità di coprire nel miglior modo possibile il territorio di competenza municipale».