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Il Coordinamento Giovani Giuristi Italiani si è espresso sul “volontariato qualificato”, replicando alla nota stampa emanata dal Consiglio dell’Ordine

redazione

nocera inferiore e1521791262442Il Coordinamento Giovani Giuristi Italiani, che per primo ha denunciato la preoccupante iniziativa del “volontariato qualificato” presso gli uffici del Giudice di Pace di Nocera Inferiore, non può certo ritenersi soddisfatto della risposta ufficiale che il Consiglio dell’Ordine ha affidato alla stampa. 
Al netto dei toni concilianti, spiega in una nota il CoGiTa, resta confermata una scelta gravemente lesiva del decoro e della dignità di giovani professionisti laureati e qualificati, molti dei quali avrebbero già le competenze necessarie per svolgere la funzione di Giudice di Pace – come i praticanti di un tempo potevano svolgere le funzioni di Vice Pretore Onorario, semplice laureato in Giurisprudenza che aveva compiuto i 25 anni d’età (art. 32, Ordinamento Giudiziario)-e che invece si vedono relegati dal proprio Ordine a un ruolo amministrativo e a titolo gratuito, che peraltro richiede attitudini e competenze estranee alla formazione del giurista.
Resta dunque la sostanza di un’iniziativa indecorosa, irrispettosa e irricevibile. 
Riusciamo a immaginare un Ordine dei Medici che chiede ai propri specializzandi di svolgere, previo Bando di selezione, un periodo di “volontariato qualificato” come assistenti segretari? Pur a fronte di “disagi e criticità più volte denunziati”? 
Apprendere che la precedente edizione del Bando ha avuto tante adesioni e l’approvazione preventiva del Ministero non può certo rincuorarci. 
Proseguiremo con determinazione la nostra battaglia in difesa della dignità e del diritto al lavoro dei praticanti e tirocinanti di tutta Italia, che invitiamo sin d’ora a denunciare simili “offerte” e a rispedirle cordialmente al mittente. 
Chi è formato per tutelare i diritti dei cittadini non può e non deve mai dimenticare i propri. 

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