Guido Casalino risponde alle polemiche dei colleghi e della stampa sull’uso dei praticanti come personale volontario per risolvere le gravissime carenze organiche del Tribunale
Acqua sul fuoco delle polemiche sorte sull’utilizzo di praticanti avvocati come volontari per la risoluzione del gravissimo problema della carenza di personale al Tribunale di Nocera Inferiore. A cercare di smorzare i toni è Guido Casalino, presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Nocera Inferiore.
Tutto ha origine dalla delibera che il consiglio ha adottato il 17 gennaio scorso, finita all’attenzione non solo della nostra testata ma anche all’attenzione della stampa nazionale sensibilizzata dagli idonei al concorso di assistente giudiziario che sperano nello scorrimento della graduatoria per risolvere problemi di tanti tribunali, da Nocera Inferiore a Bergamo.
Casalino ricorda che non si tratti di una novità, e che «l’idea di rinnovare (per la seconda volta!) il progetto è scaturita dalle istanze pervenute nel corso degli ultimi mesi da numerosissimi colleghi del Foro, che, vista la cronica (e, al momento, irrisolta) carenza di personale che interessa l’Ufficio del Giudice di pace di Nocera Inferiore, hanno richiesto un intervento fattivo. La riproposizione del progetto è, inoltre, stata sollecitata anche dalla Presidenza del Tribunale, nel tentativo di risolvere – in via emergenziale e temporanea – le criticità connesse alla pubblicazione delle sentenze ed al rilascio delle copie dei vari provvedimenti, che per diversi mesi dal loro deposito giacciono nelle cancellerie.
Il progetto di “volontariato” è stato già realizzato ed attuato sotto la precedente consiliatura, nel corso degli anni 2017/2018, dopo averne valutato la fattibilità con l’allora presidente del Tribunale e dopo aver ottenuto la preventiva autorizzazione da parte del Ministero della Giustizia, cui era stato richiesto un espresso parere in merito»..
il presidente Casalino ricorda anche come «All’epoca l’idea riscosse un grande successo ed ottenne numerosissimi apprezzamenti da parte degli iscritti del Foro, sia per la novità dell’iniziativa, che per gli evidenti risultati raggiunti, con il pacifico assenso delle varie componenti dell’avvocatura e senza che vi fosse un particolare interesse degli organi di stampa».
L’avvocato Casalino, nella suo lungo comunicato, evidenzia a più riprese che si tratta di una collaborazione volontaria dei praticanti, che vi è su chi collabora una copertura assicurativa pagata dall’ordine e che questa partecipazione non avrà interferenza negativa sul tirocinio forense.
«In ogni caso – conclude il presidente dell’Ordine cittadino degli avvocati – se questo progetto, che ha ricevuto tanto interesse mediatico, contribuirà anche a destare l’attenzione delle Istituzioni preposte ad intervenire sulle (gravi) problematiche riguardanti le carenze di organico degli Uffici giudiziari del nostro circondario, ben vengano le osservazioni ed i rilievi dei colleghi».