Non resta che chiamare uno stregone al capezzale del Napoli, oppure si potrebbe chiamare il mago Forest. Così almeno le risate sono assicurate per i tifosi partenopei
di Enrico D’Agosto
Inizia il girone di ritorno di un campionato per il Napoli nato male, cresciuto peggio, e la cui fine ci si augura possa dare almeno qualche piccola soddisfazione.
Un film “horror” iniziato già a Dimaro, dove pochi titolari hanno potuto fare il ritiro, continuato con le estenuanti e pirotecniche trattative di ADL che hanno partorito l’arrivo del solo Lozano, a fronte degli innumerevoli contatti. L’autorete di Koulibaly contro la Juve ha continuato ad evidenziare la negatività della situazione, e le cervellotiche scelte di Ancelotti, per le formazioni da schierare, con i relativi risultati negativi, hanno portato al cambio dell’allenatore, senza dimenticare il contenzioso delle multe, ed il relativo sgretolamento tra società, tifosi, allenatore e calciatori. In questo scenario Rino Gattuso ha preso le redini in mano ed ha cercato di ricostituire su tutte queste macerie,lavorando prima sulla testa e poi sulle gambe dei suoi calciatori. Per cui questo Napoli-Fiorentina si presenta come il vero prima esame del nuovo ciclo, perché nonostante le sconfitte subite con Inter e Lazio si era intravista qualcosa di buono. Nessuna novità informazione, i due nuovi acquisti in panchina e Luperto al posto di Mario Rui squalificato. Ben messa in campo la Fiorentina, tiene palla, concede poco al Napoli, e al 25′ va in gol con Chiesa. Disarmante e monotona la reazione del Napoli che consente alla Viola di sfiorare il raddoppio, poi Gattuso corregge la posizione sbagliata di tre difensori su quattro, ed anche questo è un piccolo record, ed il Napoli, poco dopo, divora il pareggio con Callejon. Fischi dalle tribune e squadre negli spogliatoi. Nel secondo tempo è Chiesa dopo 10′ a mangiarsi il 2-0, così Gattuso toglie Allan e Zielisky per Demme e Lozano, risultato: dopo pochi minuti 2-0 per la Viola. Finisce così la partita della riscossa, ma questo Napoli il è scarso negli uomini e nei calciatori, così come pure il nuovo allenatore. Sei partite in cui avevamo pensato che avesse una cura, ma le cure le danno i medici. Questo Gattuso sembra al massimo un infermiere quelli che fanno le siringhe, senza offendere gli infermieri. Ora non resta che chiamare uno stregone al capezzale del Napoli oppure si potrebbe chiamare il mago Forest, così almeno le risate sono assicurate. Ed ora Lazio e Juventus al San Paolo: venite..venite, “ca se magna e non se paga”…