L’evento, con cena sociale e dj set, a partire dalle 18 in corso Vittorio Emanuele II 192. Tanti i laboratori nuovi che partiranno, tra cui chitarra, mandolino, lingua e cultura tedesca
Sono trascorsi 10 mesi da quando è stata inaugurata la Casa Del Popolo “Cohiba” in via Libroia a Nocera Inferiore. Grazie al successo di tutte le iniziative intraprese, ora è necessario un luogo più grande per proseguire tutti i progetti coltivati in questi mesi.
Lo sportello legale al Caf/Patronato, l’aula studio e le riunioni politiche, le presentazioni di libri e le serate musicali hanno consentito di ampliare la rete di militanti e associazioni presenti in città, dare forza alle lotte già esistenti e di stimolarne di nuove. Domenica 12 gennaio dalle 18, in Corso Vittorio Emanuele II 192 a Nocera Inferiore, sarà inaugurata la nuova sede. Dopo la presentazione delle attività, seguirà la cena sociale e il dj set. Tanti i laboratori nuovi che partiranno: chitarra, mandolino, femminismo, lingua e cultura tedesca, conoscenza pacchetto Excel. Aprirà un nuovo sportello orienta – giovani e l’aula studio sarà dotata di wi-fi.
“In meno di un anno la partecipazione alle nostre riunioni settimanali è cresciuta al punto da non avere spazio a sufficienza nella piccola sede di Via Libroia per accogliere tutti/e e questo ci fa pensare che la strada intrapresa è quella giusta e che ci sono tantissime persone come noi che hanno voglia di stare insieme, prendere parola nel dibattito politico e mettere a disposizione della collettività le proprie conoscenze – racconta Erminia Maiorino, coordinatrice nazionale di Potere al Popolo – A dicembre avevamo deciso di creare una lista elettorale a livello nazionale che ponesse al centro del dibattito politico le esigenze della maggioranza della popolazione, cioè le nostre esigenze di studenti e studentesse, lavoratrici e lavoratori precari, con Partita Iva, disoccupati, inoccupati, pensionati – prosegue – Dopo le elezioni del 4 Marzo, come avevamo promesso in campagna elettorale, non siamo tornati a casa. Il progetto che abbiamo in mente di trasformazione dell’esistente, di rovesciamento di questo sistema che mette al centro il profitto e non gli esseri viventi e la salvaguardia del nostro pianeta, ha bisogno di tempi molto lunghi per realizzarsi. Ha bisogno di un lavoro quotidiano, faticoso, che inizia dalle città in cui viviamo e si pone come primo obiettivo quello di entrare in contatto con tutte le persone che sono stanche delle ingiustizie”.