Prende forma una squadra che corre, lotta e gioca. Le prossime due gare danno molte risposte, entrambe al San Paolo: Fiorentina e Juventus. Che Dio ce la mandi buona
di Enrico D’Agosto
Coincidenza o cosa, stavo vedendo il film “La tempesta perfetta” con George Clooney, quando è arrivata l’ora di Lazio Napoli.
Leggendo la formazione dei partenopei mi sono reso conto che Gattuso, alla fine, ha scelto la strada della coerenza: questi calciatori hanno portato la squadra in questa situazione, questi calciatori la devono portare fuori. Ma è tutto così imbarazzante che non si riesce veramente a capire da dove cominciare. Aurelio De Laurentis continua la sua battaglia legale, i calciatori rispondono con prestazioni alquanto discutibili. Alla fine non vincerà nessuno e rimarranno solo le macerie, cosa che sicuramente non gioverà a nessuno ma che nasconde un grosso interrogativo: quali sono le reali intenzioni di ADL per il futuro di cui, in primis Gattuso, non farà parte. Ed eccoti spiegata la posizione di Ringhio: Pagatemi fino a giugno, poi saranno fatti vostri, insomma l’impegno non mancherà ma si sa che sarà difficile se non impossibile governare la navicella azzurra nella “tempesta perfetta”. Primo tempo in cui per 30′ il Napoli gioca in 11 dietro al pallone, ma la Lazio non riesce a creare azioni pericolose. Alza il baricentro il Napoli ma dopo un paio di calci d’angolo, tutto torna come prima. Tutto sommato si riscontra una buona prestazione difensiva degli azzurri che sembrano perlomeno fare gruppo, e una Lazio che sorniona aspetta l’errore difensivo degli avversari. Iniziano alla grande i Partenopei, fanno gioco e prendono anche un palo, l’ennesimo, con Zielinski ed è un’altra partita, insomma 30 minuti da grande squadra. Poi succede quello già previsto, errore di Ospina e gol di Immobile, Lazio in vantaggio e buonanotte ai suonatori. Ma c’è del buono in questa sconfitta, si è visto un gruppo finalmente, si è vista una mentalità da provinciale nel primo tempo è una mentalità da grande squadra del secondo. Prende forma una squadra che corre, lotta e gioca. Le prossime due gare danno molte risposte, entrambe al San Paolo: Fiorentina e Juventus. Che Dio ce la mandi buona.