Quasi quattordicimila euro raccolti dall’inizio del mese di dicembre per il reparto di Terapia intensiva neonatale dell’Umberto I. Soddisfatto ed emozionato il medico pediatra Attilio Barbarulo
di Redazione
Si è tenuta stasera in piazza Diaz, in prossimità del Comune, l’apertura dei salvadanai che per circa un mese, in alcune attività commerciali cittadine, hanno accolte offerte da donare al reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore.
La raccolta, organizzata dai tifosi molossi della Curva Sud in collaborazione con il dottor Attilio Barbarulo, protagonista del team di medici ed infermieri che ogni giorno lavorano con dedizione in quella che è una struttura di eccellenza per bambini nati prematuri, ha avuto già un primo appuntamento in una colletta parallela durante la Vigilia di Natale, come ormai accade da tre anni. In quell’occasione, con i soli soldi racimolati nel giorno di festa tra le affollate strade del centro, è stata ricavata la cifra record di 8.654 euro, tutti devoluti alla Tin. Ma l’iniziativa non si è fermata a questo, e stasera è toccato scoprire la somma di offerte contenute all’interno dei contenitori ospitati per più di un mese in esercizi commerciali: anche questa volta si è andati al di là di ogni aspettativa, raggiungendo oltre cinquemila euro, per un totale di 13.822,64 euro. Mentre rappresentati della Curva Sud aprivano, uno alla volta, i salvadanai di latta in seduta pubblica, era presente a fare da garante, come sempre, anche il dottor Barbarulo, che ci ha tenuto a rilasciare qualche dichiarazione per esprimere tutta la sua soddisfazione. Il pediatra nocerino ha voluto ringraziare la città e soprattutto gli ultras che hanno reso possibile tutto ciò per il terzo anno di fila: “Ho un rapporto con loro che dire idilliaco è poco. Va oltre ogni possibile definizione, in senso positivo. I ragazzi per il terzo anno si sono prodigati durante le feste natalizie affinchè la città potesse attuare un’azione di rilevanza sociale importante. Io ribadisco che mi sono presentato come cittadino e tifoso della Nocerina, passione che noi trasferiamo ai più piccoli dei piccoli, quelli che noi assistiamo. Sono straordinari in questa azione di beneficenza. Grazie alla città, abbiamo raccolto una cifra che va oltre ogni aspettativa. Ricordate che, come nel calcio, gli uomini passano, ma l’ospedale resta vostro, quindi abbiatene cura”. Tante le attrezzature sanitarie speciali donate alla Tin negli anni scorsi con le somme raccolte. Attrezzature che hanno permesso di salvare tanti piccoli nati prematuri, come due gemelline presenti questa sera in piazza a testimoniare il duro lavoro con cui si compiono veri e propri miracoli in un reparto delicato ed importante. “Corre l’obbligo di ringraziare tutti gli esercizi commerciali – ha continuato Barbarulo – che hanno preso parte a questa iniziativa. L’obiettivo sarebbe quello di comprare un respiratore, che è un attrezzo che ci garantirebbe di aumentare le possibilità di salvare altri bambini. Spero tanto che anche chi ha ruoli istituzionali comprenda l’importanza di tutto ciò, perché per adesso possiamo dire che non è stata ancora capita”. Rappresentanti della tifoseria organizzata della Curva Sud hanno specificato la natura del rapporto instaurato tra gli ultras della Nocerina e Barbarulo, a scanso di equivoci di qualsiasi tipo: “Il rapporto venutosi a creare tra noi e il dottor Barbarulo non ha né carattere politico né istituzionale. Chi salva un bambino ha salvato il mondo intero. Il dottore è con noi ed è uno di noi”. In chiusura, il pediatra ha voluto spiegare con una metafora il valore dato all’iniziativa, in coro con i tanti tifosi presenti: “Per noi oggi è come se giocasse la Nocerina”.