Quello che è stato fatto e quello che l’amministrazione farà dal 2020 in poi al centro delle riflessioni del primo cittadino, che lamenta scarso dialogo con i Comuni viciniori
di Fabrizio Manfredonia
La fine dell’anno è tradizionalmente il momento delle resa dei conti, il momento per guardarsi alle spalle e fare le dovute valutazioni. Il sindaco Manlio Torquato, nella sua tradizionale conferenza di auguri alla stampa, ha ripercorso l’attività dell’amministrazione dell’ultimo anno e non solo: arrivato a quello che ha definito «giro di boa» del suo secondo mandato ha voluto fare un excursus di quello che è stato fatto dall’amministrazione e quelli che saranno gli obiettivi futuri.
«La prima metà di mandato – dice Torquato – è stata complicata, più di quanto immaginassimo. Speriamo di riuscire a completare alcune cose che abbiamo iniziato in questo secondo ciclo».
Il primo cittadino ha anche ricordato il quinquennio 2012/2017, suo primo mandato, dove sono state svolte diverse attività sia per per quanto riguarda la raccolta differenziata, partita da una copertura del 33% del territorio e arrivata al 54, sia per quanto riguarda il completamento di diverse opere pubbliche, tra cui il palazzetto dello sport e piazza del Corso; il secondo mandato invece, sempre secondo quanto detto dal sindaco, nella sua prima parte è stato caratterizzato da una maggiore attenzione ai concorsi pubblici, alle tematiche ambientali, al progetto delle fognature ed altro.
Ma quali sono le prospettive future? Per Torquato alcune problematiche, quali la viabilità, il turismo, l’ambiente vanno necessariamente affrontate in maniera comprensoriale: torna ad esempio l’idea di un piano di mobilità di area vasta da mettere a punto con tutti i 13 comuni dell’Agro rimasti silenti all’appello del primo cittadino di Nocera di avviare una discussione in materia.
«Non ho avuto risposta dai comuni limitrofi – dice Torquato- vorrà dire che inizierò un “pellegrinaggio” per raggiungere io stesso i miei omologhi!»
Lo stesso dovrà essere fatto ad esempio per il turismo, sfruttando la vicinanza di Pompei. Insomma: c’è tanto da fare ma nelle parole di Torquato c’è la buona volontà di lavorare.