Quindici agenzie di scommesse e dieci esercizi ove erano installati videogiochi nel mirino delle Forze dell’Ordine. Trovati apparecchi truffaldini: chiesta la chiusura
Gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Salerno, con la collaborazione della Squadra Mobile, hanno effettuato una serie di controlli amministrativi presso agenzie di scommesse e pubblici esercizi dove sono presenti apparecchi videogiochi che consentono vincite in denaro.
Nel corso delle attività sono state controllate quindici agenzie di scommesse e dieci esercizi ove erano installati videogiochi.
Le verifiche hanno fatto emergere che in due esercizi erano installati e funzionanti nove apparecchi videogiochi solo apparentemente conformi alla normativa vigente. In realtà erano videpoker per i quali non erano stati rilasciati i previsti nulla osta di conformità, distribuzione e messa in esercizio da parte dei Monopoli di Stato ed ovviamente non erano collegati alla rete informatica dell’azienda di Stato che regola anche la gestione delle giocate e delle vincite.
Gli accertamenti hanno fatto altresì emergere che in un esercizio i videopoker funzionavano con euro in monete, il cui incasso veniva completamente acquisito dal gestore del locale, mentre in un altro esercizio il funzionamento avveniva a seguito di caricamento del credito sul videopoker, attraverso una chiave meccanica, previo pagamento della giocata direttamente al gestore.
Nei predetti casi non essendo i videpoker soggetti ad alcun controllo telematico da parte dei Monopoli di Stato, le vincite erano esclusivamente controllate dal gestore dell’esercizio che aveva regolato le apparecchiature a suo piacimento, eludendo i controlli. Pertanto, gli agenti provvedevano al sequestro dei videopoker e delle somme versate dai clienti per il loro utilizzo.
Ai gestori dei locali sono state comminate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di centonovemila euro ed è stata richiesto al Comune di Salerno di emettere provvedimento di sospensione dell’attività.
Sono altresì in corso ulteriori indagini della Polizia di Stato volte ad accertare la provenienza ed i fornitori dei predetti videopoker.