Ieri sera al Brilli Parlanti incontro con cittadini e ambientalisti. Agostino Galdi alla senatrice Angrisani: «Dove sono i 400 milioni per il risanamento del fiume?»
di Anna Panariti
Il comitato “La fine della Vergogna“, proseguendo la sua campagna di sensibilizzazione sul disinquinamento del fiume Sarno, ha incontrato ieri sera presso il locale Brilli Parlanti di Sarno cittadini ed ambientalisti locali.
Presenti tanti giovani attivisti, che hanno accolto i membri del comitato per organizzare e pianificare un fronte comune nella lotta per la tutela dell’ambiente e per ridare vita al fiume Sarno, martoriato ormai da decenni da sversamenti di sostanze tossiche e cancerogene. Dure sono state le parole del presidente dottor Agostino Galdi, che ancora una volta ha sottolineato l’emergenza sanitaria ed ambientale e la necessità di un intervento fattivo rivolto a scuotere le coscienze delle persone e le competenze degli enti preposti. All’arrivo di Luisa Angrisani, senatrice del M5S, il dottor Galdi ha prontamente formulato seccamente la domanda: «Perché non vengono utilizzati i fondi europei stanziati per il disinquinamento del fiume Sarno, ammontanti a 400 milioni di euro, al momento bloccati improduttivamente?».
La senatrice ha assunto l’impegno di proporre un’interrogazione parlamentare in merito ed ha aggiunto che è indispensabile creare nei concittadini una maggiore
consapevolezza rispetto alla gravità del problema legato alla realtà locale. «Le persone – ha detto la senatrice Angrisani – devono essere sensibilizzate rispetto ad un dato imprescindibile costituito dal fatto che abbiamo un fiume che è tra i più inquinati al mondo, e il mio impegno è e sarà – da persona e senatrice attenta alle problematiche ambientali – quello di supportare con ogni mezzo la lotta che le associazioni di cittadini e comitati stanno conducendo da tempo per ottenere la tutela di un sacrosanto diritto, che è quello di vivere in un ambiente sano e salubre, evitando in questo momento storico che si speculi ancora una volta sotto l’aspetto politico e partitico usando il “Sarno”, come già si sta facendo, come cavallo di battaglia, strumentalizzando il vero problema». Guido David Robustelli, membro della rete di ambientalisti della città di Sarno, ha poi chiuso l’incontro ribadendo l’assenza di colori politici in questa battaglia, che vede «Accomunate persone ed associazioni dall’unico e precipuo intento di rivedere il fiume Sarno rinascere …finalmente!».