Piacere per il primo passo verso la realizzazione delle fognature, ma il dottor Galdi sottolinea: « Ci aspettavamo quantomeno dal nostro sindaco una sola parola di “ringraziamento”»
di Anna Panariti
«Basta! È già tardi!». Questo il grido elevato con tono duro e seccato dal dottor Agostino Galdi, presidente del comitato “La Fine della Vergogna” nel corso dell’ultimo incontro tenutosi nell’ambito della campagna di sensibilizzazione sul tema dell’ambiente.
«Apprendo con piacere- afferma il dottor Galdi – che è stato compiuto un primo passo per la risoluzione di un problema atavico che ci ha assimilato nel corso degli anni alla città di Pompei del 79 d.c. con i suoi impianti igienici. Ci aspettavamo quantomeno dal nostro sindaco una sola parola di “ringraziamento” nei confronti di una parte dei suoi concittadini, quale “cittadinanza attiva” che ha tenacemente compulsato anche il collettamento fognario, ma come sovente accade, il primo cittadino non perde occasione per demonizzare i comitati di cittadini, che esasperati gli hanno chiesto, anni orsono, semplicemente aiuto.
Il problema del fiume Sarno ha attraversato la storia politica della città di Nocera Inferiore da circa un cinquantennio – continua il presidente Galdi – e non mi sembra che da chi, come il nostro sindaco, ha maturato un esperienza politica amministrativo-comunale da un ventennio, si sia mai ascoltato un grido di allarme o proposte ed interventi volti a risolvere l’annoso problema, prima d’ora! Se avesse mostrato questa nobile anima civica e ambientalista fin dall’inizio del suo mandato, almeno oggi l’importante opera di completamento della rete fognaria sarebbe già stata completata, così come è accaduto nei comuni limitrofi di Nocera Superiore e di Cava de’ Tirreni».
Il comitato “La Fine della Vergogna” sta continuando la sua lotta per il risanamento del Sarno e per il collettamento fognario, in un momento storico in cui si è registrato un vero e proprio flop di un serio piano di bonifica del Sarno atteso da quarant’anni, così come dichiarato dallo stesso ex Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata Alessandro Pennasilico.
A tal riguardo severo è stato il giudizio di condanna di quest’ultimo verso i comuni che nel corso degli anni avrebbero dovuto completare un efficiente sistema di reti fognarie.
«La “politica” avviata dal Comitato – è ancora il dottor Agostino Galdi a parlare – scevra da qualsiasi appartenenza “partitica”, è volta alla tutela della salute degli abitanti, data la scarsa sensibilità dei cittadini riguardo ai problemi ambientali ed è, nel contempo, un monito ai governanti, un grido alle istituzioni rimaste assenti ed apatiche in tutti questi anni. Nel libro VII, della Politica, nella Costituzione degli Ateniesi, Aristotele afferma che “si deve dar conto della salubrità dell’aria, abbondanza naturale di acque e sorgenti, perché bisogna pensare alla salute degli abitanti e questo dipende dalla felice posizione sia dalla disponibilità di acque naturali” e poi ammonisce “di ciò bisogna darsi pensiero e non alla leggera”: questo l’humus del Comitato “La Fine della Vergogna”. Se questo è il nostro coraggioso e lungimirante proposito, e soprattutto se questo è a beneficio di tutti i cittadini, perché non dire “finalmente” a questa presa di coscienza ed a questo impegno, invece di demonizzarlo ed avversarlo?»
Resta, questo, un indecifrabile interrogativo per il dottor Galdi.