Le Fiamme Gialle hanno seguito il viaggio in mezza Italia di quattro container carichi di 33 tonnellate di sigarette di contrabbando. Tra gli ammanettati, due avevano il reddito di cittadinanza
Nove arresti sono stati eseguiti stamani dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno su ordinanza emessa dal GIP presso il Tribunale di Salerno su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura salernitana.
I nove, tutti condotti in carcere, sono ritenuti appartenenti ad un’associazione dedita al contrabbando di sigarette provenienti quasi certamente dall’Est Europa.
Le indagini hanno consentito di ricostruire la spedizione di quattro container – per un totale di oltre 33 tonnellate di tabacchi lavorati esteri – che, a bordo di autoarticolati, hanno viaggiato dal centro Italia, Bologna ed Ancona, fino a Battipaglia.
Ben definiti i ruoli dell’organizzazione: alcuni curavano il viaggio, i contatti con fornitori ed acquirenti finali; altri, invece, avevano il compito di individuare locali chiusi e non visibili dall’esterno, ove effettuare le operazioni di trasbordo del carico l’organizzazione disponeva di una base operativa per lo stoccaggio degli ingenti quantitativi di “bionde” presso un capannone di Battipaglia.
Un primo intervento delle Fiamme Gialle salernitane aveva portato, nel novembre del 2017, al sequestro di oltre 8 tonnellate di sigarette ed all’arresto dei quattro contrabbandieri intenti a sistemare la merce in un capannone dell’area industriale di Battipaglia.
Le sigarette sequestrate recavano tutte il marchio “Regina“. Si tratta delle cosiddette “Cheap White”, prodotto a basso costo che, non essendo destinato al mercato nazionale, non riporta neanche le avvertenze sui pericoli per la salute dei fumatori. Si trovano sulle bancarelle a prezzi variabili intorno ai 3 euro al pacchetto. Due degli indagati, sprovvisti di mezzi di sostentamento, avevano pure chiesto ed ottenuto il reddito di cittadinanza che è stato sospeso con l’esecuzione della misura cautelare.