Domenica pomeriggio un’operazione congiunta di Polizia e carabinieri, e lunedì di agenti e Protezione civile per riportare in salvo gli escursionisti imprudenti
Tre persone salvate in due giorni da escursioni imprudenti sulla montagna di San Liberatore, che svetta su Salerno, Vietri e Cava de’ Tirreni.
La prima operazione di salvataggio domenica, quando nel pomeriggio, alle 17, due escursionisti in difficoltà chiamavano il 112 per invocare i soccorsi, essendosi persi anche a causa della pioggia. Un’operazione congiunta di Polizia e Carabinieri riusciva a rinvenirli anche grazie alla geolocalizzazione del loro telefono fatta dalla centrale operativa. Solo paura e panni pressocché fradici d’acqua per i due.
La scena si è ripetuta il giorno successivo, dal lato di Cava, quando al 112 giungeva la chiamata di un uomo persosi a causa di buio e maltempo. Questa volta intervenivano gli agenti del Commissariato di Cava con volontari di Protezione Civile, riuscendo in poco tempo a stabilire un contatto con l’uomo che, riportato in salvo, non presentava ferite e se la cavava, anche qui, con solo un grosso spavento.
La prima operazione di salvataggio domenica, quando nel pomeriggio, alle 17, due escursionisti in difficoltà chiamavano il 112 per invocare i soccorsi, essendosi persi anche a causa della pioggia. Un’operazione congiunta di Polizia e Carabinieri riusciva a rinvenirli anche grazie alla geolocalizzazione del loro telefono fatta dalla centrale operativa. Solo paura e panni pressocché fradici d’acqua per i due.
La scena si è ripetuta il giorno successivo, dal lato di Cava, quando al 112 giungeva la chiamata di un uomo persosi a causa di buio e maltempo. Questa volta intervenivano gli agenti del Commissariato di Cava con volontari di Protezione Civile, riuscendo in poco tempo a stabilire un contatto con l’uomo che, riportato in salvo, non presentava ferite e se la cavava, anche qui, con solo un grosso spavento.