Antonio del Sorbo del Gladiator

L’attaccante dei nerazzurri, ex Cavese e Savoia, sarà il prossimo avversario dei molossi. In questo derby campano il numero 9 spera di segnare e dare continuità alla classifica cannonieri
di Maria Esposito
Antonio del Sorbo del GladiatorDomani, sotto la direzione del signor Valerio Pezzopane, la Nocerina farà visita ai corregionali del Gladiator per la disputa della decima giornata di campionato del girone H di serie D.

Un derby che ha il sapore del riscatto per entrambe le squadre: i nerazzurri devono accantonare l’amara sconfitta di domenica scorsa contro il Taranto, un risultato che è costato caro ai casertani avendo perso tre posizioni in classifica; i rossoneri sono reduci da due ko di fila e si ritrovano invischiati nella lotta per non retrocedere, un cambio panchina e una maglia da onorare dopo la contestazione dei tifosi per i recenti risultati negativi.
Per entrambe le squadre la sfida del “M. Piccirillo” non è delle più semplici, dato che ambedue devono giocare per vincere e ritrovare i tre punti: il Gladiator per inseguire il sogno playoff e la Nocerina per scacciare i fantasmi dei play out. antonio del sorbo1
I molossi però, devono fare i conti con le lacune in zona offensiva e non possono di certo disputare una partita contenitiva se dall’altra parte ci sono nomi di calibro come il “bandito” Del Sorbo.
Antonio Del Sorbo, attaccante classe 1984, nativo di Castellammare di Stabia, non ha bisogno di presentazione: una carriera che lo elegge bomber di razza e giocatore di categoria. Quest’estate era finito nel mirino del Taranto, ma Antonio ha scelto il Gladiator per ritornare in quella piazza a lui tanto cara e continuare a regalare le stesse gioie ai quei tifosi che aveva salutato qualche anno fa. Elemento di grande esperienza, dal punto di vista tecnico è una prima punta molto dinamica, fa salire la squadra e in area di rigore fa della sua fisicità l’arma in più. È l’attaccante ideale per il 4-3-3. In campo è soprannominato il “bandito” per la sua maestria nel rubare palla e finalizzare con grande freddezza. Un curriculum di tutto rispetto, 400 presenze e 156 reti, tra cui 53 caps in Lega Pro, 227 in serie D e 120 in Eccellenza con le casacche di Matera, Cavese e Savoia solo per citarne qualcuna.
In questa stagione ha collezionato 8 presenze realizzando 6 gol (è secondo nella classifica marcatori, alle spalle dalla coppia Patierno-Santoro). Il calciatore è stato intervistato dalla redazione del Risorgimento Nocerino per la sfida di domani.antonio del sorbo2
– Che partita sarà domani tra Gladiator e Nocerina?
«Sicuramente sarà una sfida molto maschia, perché nessuna delle due squadre vorrà perdere. Scenderanno in campo due fomazioni agguerrite sul fronte agonistico».
– Domani il vostro terzo derby Campano, con Agropoli e Gelbison non siete andati oltre il pari, è un caso?
«In casa abbiamo una marcia in più, il fattore campo è importante e quindi rispetto alle altre due partite cercheremo di portare il punteggio pieno a casa».
– Gladiator è Del Sorbo dipendente per volontà di un’imposizione di modulo o è la squadra che ti cerca visto il tuo rendimento?
«Sia il Mister che i miei compagni di squadra mi mettono in condizione di far bene. Io sono un calciatore che gioca sempre per la squadra, nel frattempo stanno arrivando i gol questo non mi dispiace, anzi mi impegno per dare continuità a ciò».antonio del sorbo3
– Come state preparando la partita contro l’avversaria Nocerina?
«A prescindere dall’avversario, la partita la prepariamo come è nostro solito, ci alleniamo sempre bene, qualsiasi squadra affrontiamo diamo sempre il massimo impegno, che si tratta di Foggia, Taranto o Nocerina».
– Cosa pensi del vostro posizionamento in classifica e quali i vostri obiettivi?
«Naturalmente non ci aspettavamo questo posizionamento in classifica, il nostro obiettivo resta sempre quello della salvezza, però non ci poniamo limiti, andiamo di partita in partita».
– La classifica rispecchia il potenziale delle squadre?
«È ancora presto per dare uno sguardo alla classifica. Adesso ci sono ancora squadre molto forti che sono nella parte bassa, bisogna aspettare altre tre-quattro giornate per vedere il vero valore delle squadre e della classifica».

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