Una colombiana 41enne “esercitava” in un appartamento fittatole da una brasiliana residente in Veneto, con la complicità di un suo connazionale residente in città
Un’alcova in pieno centro a Salerno dove esercitava l’antico mestiere una colombiana. L’ha scoperta la Squadra Mobile di Salerno, che dopo aver ricevuto numerose segnalazioni da cittadini, ha predisposto una irruzione presso l’abitazione privata ove si aveva il sospetto fosse gestita l’illecita attività.
L’immobile in questione, benché regolarmente ceduto in locazione ad una donna brasiliana residente in Veneto, era stato in realtà subaffittato ad un’altra donna, una prostituta di nazionalità colombiana, tramite un intermediario residente nel territorio salernitano. La donna colombiana, D.C.S.M., di 41 anni, che in quella casa si prostituiva, non conosceva la vera locataria ma solo l’intermediario col quale aveva pattuito l’irregolare canone di fitto settimanale ed a cui aveva pagato la relativa somma di denaro. D.S.F.A., brasiliano, di anni 33, è risultato essere uomo di fiducia della locataria e gestore del sub affitto dell’immobile.
Al momento dell’irruzione nell’appartamento gli agenti della Squadra Mobile sorprendevano la donna colombiana proprio nell’atto di prostituirsi con un cliente.
Entrambi i responsabili dello sfruttamento della prostituzione, l’uomo e la donna brasiliani, rispettivamente D.S.F.A. di anni 33 e S.D.S.E. di anni 41, sono stati indagati in stato di libertà per tale reato e posti a disposizione della locale Procura della Repubblica presso il Tribunale, segnalando anche che la locataria, già in passato, aveva commesso il medesimo reato in altre province italiane.
Le indagini da parte della Squadra Mobile proseguono, nell’ambito del contrasto a tale tipologia di reato, per accertare un eventuale coinvolgimento delle persone denunciate in un contesto criminale di più vasta portata.