la casetta per i libri di Primomito

Una casetta in legno dove prendere o depositare libri sarà posta all’ingresso del centro operativo del gruppo, in via Monsignor Fimiani. Lo scopo? Avvicinare alla lettura
la casetta per i libri di PrimomitoAl via un nuovo progetto per il Centro di pedagogia e formazione teatrale Primomito, e stavolta non riguarda il teatro ma la cultura in generale.

Primomito è un laboratorio permanente dove si elaborano continuamente nuove idee per favorire la crescita e sopratutto la condivisione culturale, ed è proprio da questi concetti che è nata l’idea del book crossing “Libri in cammino”. «Veicolare la cultura – dichiara Antonio Stornaiuolo – ed in questo caso la lettura è l’idea base. Così, prendendo spunto dalle grandi città che hanno aderito a questo progetto, abbiamo costruito una casetta in legno che presto sarà posizionata all’ ingresso della nostra sede operativa in via Monsignor Fimiani a Castel San Giorgio. All’interno di questa casetta chiunque potrà liberamente depositare libri e prenderne altri per leggerli, lasciare commenti, si potranno organizzare volendo forum di discussione fra i lettori, caffè letterari accanto alle presentazioni di nuovi testi con i loro autori che già durante l’anno vengono ospitati con piacere dall’officina teatrale. Un modo per avvicinare alla lettura anche i tanti bambini e ragazzi che frequentano il centro sperando inoltre di creare un ponte con le scuole del territorio». primomito un gruppo
Uno dei laboratori attivi presso Primomito è quello di scrittura creativa e lettura espressiva: «Con il progetto “Libri in cammino” – è ancora Stgornaiuolo a parlare – vogliamo ulteriormente allargare i nostri orizzonti, fornire un nuovo strumento di aggregazione rimarcando l’enorme importanza che la lettura ha nella formazione dell’uomo perché come afferma Umberto Eco “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito … perché la lettura è un’immortalità all’indietro”».

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