Questa mattina un nutrito gruppo di cittadini è sceso in strada per ribellarsi all’ordinanza comunale. Rabbia anche dei venditori che rifiutano la nuova destinazione e vogliono riprendere quanto prima il loro lavoro
di Valerio D’Amico
“Il nostro futuro vale più dei vostri profitti”. È questo lo slogan principale di una protesta civile ma dura e decisa indetta questa mattina a Nocera Inferiore, in merito alla decisione di spostare il mercato rionale di via Matteotti su via Marco Nonio Balbo, con conseguente deviazione del traffico veicolare su via Quasimodo.
Un nutrito gruppo di residenti, insieme ai commercianti della zona, si è riversato in strada impedendo, di fatto, ai gestori delle bancarelle di organizzarsi per iniziare la vendita nella nuova area a loro riservata. Tra i motivi della discussione, oltre alla tanto chiacchierata violazione all’articolo 20 del codice della strada (“Sulle strade di tipo A), B), C) e D) è vietata ogni tipo di occupazione della sede stradale, ivi comprese fiere e mercati, con veicoli, tende, baracche e simili”), l’eccessivo inquinamento portato non solo da furgoni e camioncini del mercato ma anche dalle automobili che sarebbero costrette ad accalcarsi su una strada stretta e densamente popolata come via Quasimodo.
I manifestanti lamentano vivacemente anche le grosse difficoltà che i mezzi di soccorso troverebbero nel transitare sull’ultimo tratto di via Balbo. La protesta andrà avanti anche nelle prossime mattine, con presidi in zona dei cittadini a partire dalle ore 6 per impedire l’occupazione della strada.
Giovedì pomeriggio il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato dovrebbe ricevere una rappresentanza dei manifestanti che, oltre a presentare una petizione scritta, proveranno a far valere tutte le loro ragioni al fine di ottenere la revoca dell’ordinanza.
Inferociti e indispettiti anche i titolari delle bancarelle che occuperanno per l’intera giornata la zona parcheggio di via Matteotti, al fine di impedire la sosta alle automobili. La loro intenzione sarebbe quella di restare nell’area a loro attualmente riservata in via Matteotti, con l’immediata esigenza di riprendere la vendita, al fine di non ridurre i guadagni e di non provocare il deperimento dei generi alimentari.