Ad essere allertato per eventuali operazioni di soccorso anche il DEA di Nocera Inferiore. Saranno quasi 36mila le persone che dovranno abbandonare la zona fino a rischio cessato

di Vittorio Campagna
Fervono i preparativi in vista dell’intervento di bonifica di un residuo della seconda guerra mondiale, che avverranno domenica, 8 settembre, a Battipaglia, a partire dalle 5.

Sarà disinnescata una bomba di oltre 113 kg, interrompendo le comunicazioni stradali e ferroviarie e dividendo, per 12 ore, l’Italia in due. Ad essere chiuse saranno infatti l’A2, che da Salerno conduce a Reggio Calabria, la linea ferroviaria Salerno – Reggio e quella che collega Battipaglia a Potenza. Saranno interrotti anche i servizi di fornitura di gas, energia elettrica e perfino le linee telefoniche fisse e mobili. Le operazioni, già in corso di preparazione con un vasto sbancamento della zona interessata, sono condotte dal 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta.
L’ordigno bellico della seconda guerra mondiale, di costruzione anglosassone, è una bomba non esplosa sganciata durante lo sbarco anfibio degli alleati col supporto aereo del 9 settembre 1943 nel golfo di Salerno. Il congegno è stato rinvenuto in un terreno agricolo di via Spineta, poco distante dalla stazione ferroviaria, dallo snodo autostradale e dall’ospedale di Santa Maria della Speranza, strutture distanti circa 500 metri dalla zona di pericolo, la quale è quasi adiacente alla Strada Statale 18, direzione Agropoli. Sono interessate le zone entro un raggio di 1 chilometro e 600 metri dal luogo di ritrovo della bomba.
La sindaca Cecilia Francese, convocati gli enti interessati in una conferenza di servizio, già in aprile, appena accertata la minaccia, aveva emesso un’ordinanza sindacale a tutela della pubblica e privata incolumità con opportune indicazioni per le Forze di Polizia statali e Municipale per facilitare anche la viabilità e la sicurezza stradale con opportune modifiche di percorso. In questa sede, attenzioni particolari hanno avuto le strutture ospedalieri e altri enti coinvolti nel piano d’evacuazione; fra questi è stata invitata anche il DEA (Dipartimento Emergenza e Accettazione e Urgenza) di Nocera Inferiore, per la sua specificità di servizio. Gli abitanti che rientrano nella zona di pericolo sono circa 36.000, tutti invitati sin da domani, sabato 7, a evacuare la zona e abbandonare le proprie abitazioni, riparando presso amici e parenti; ma molti di questi avrebbero scelto le grotte di Castelcivita in attesa della normalizzazione.

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