Allenamenti a Poggiomarino ma cuore nell’Agro. La società della presidente Della Gloria, paganese di nascita, miete successi e prepara nuovi giovani atleti in uno sport tutt’altro che minore
di Rosa Soldani
Settembre è tempo di ripresa delle attività lavorative, ricreative ma soprattutto di quelle sportive dopo i fasti alimentari del periodo estivo. Lo sport è importante per mantenersi in forma e, talvolta, dalle esigenze personali di recupero della forma fisica, ma anche per ragioni di salute, possono iniziare dei veri e propri percorsi sportivi, che diventano finanche missione educativa per i giovani.
Lo sa bene la professoressa Filomena Della Gloria, presidente della «ASD TT (Associazione sportiva dilettantistica tennistavolo) Aldo Pappalardo», società di cui il prossimo anno ricorrerà il decennale dalla fondazione e che in questi anni, superando le più fervide aspettative dei suoi stessi atleti, ha raggiunto molti importanti risultati. Ecco cosa ci ha raccontato la presidente di questa avventura cominciata nel 2010.
– Professoressa, come nasce l’ASD TT Aldo Pappalardo?
«La nostra società di tennistavolo nasce circa dieci anni fa da un caso quasi fortuito. Tutto è partito dalla mia personale esigenza di praticare sport, legata a qualche piccolo problema di salute tipico di chi svolge vita sedentaria. Parlo di colesterolo e cose di questo tipo. L’invito del mio medico a ricorrere ai medicinali che si assumono in questi casi mi portò a cercare un rimedio alternativo naturale, che su consiglio del mio stesso dottore non poteva che essere lo sport. Sono sempre stata una sportiva, una salutista, ma in quel periodo avevo messo da parte l’attività fisica concentrandomi di più su progetti legati al mio lavoro di insegnante di musica. Cominciai a cercare qualcosa che potesse appassionarmi, uno sport da svolgere con assoluta dedizione, e individuai nel tennistavolo la soluzione, anche perché sport praticato dal mio maestro di pianoforte, Giuseppe Squitieri, che giocava con l’ASD TT Angri. Iniziai a prendere lezioni e fu lì che conobbi Anna Shmigelskaya, pongista russa allora allenatrice della società angrese, oggi vicepresidente e tecnico federale della nostra società di tennistavolo. Il ping pong, come più comunemente conosciuto, mi affascinò subito in quanto sport individuale che ti mette faccia a faccia con i tuoi limiti, che per mia natura tento sempre di superare. Notai, poi, che le affinità del tennistavolo con la musica sono tantissime: ritmo, coordinazione, velocità, agilità, concentrazione, tempo, spirito di sacrificio che resero il percorso intrapreso più emozionante. Tuttavia mai avrei pensato di fondare una società sportiva. L’esigenza nacque dalla conclusione del contratto di collaborazione di Anna con la società angrese, oltre il quale lei sarebbe rimasta senza lavoro. Il rapporto di amicizia creatosi e la volontà di continuare la strada intrapresa insieme mi portarono a pensare che avrei potuto io fondare una nuova realtà e, senza riflettere troppo sulle difficoltà che avrei potuto incontrare, che negli anni sono state effettivamente molte, partii col mio, col nostro nuovo progetto. I primi allenamenti nella sacrestia della chiesa della Madonna del Carmine a Pagani, dotata per volontà del parroco don Enzo di Nardi di un tavolo da ping pong. Dopo tutti gli adempimenti burocratici e legali per la fondazione della società, trovai la prima sede nella palestra gestita dalla mia madrina al cui compianto marito Aldo Pappalardo decisi poi di intitolare la società. Successivamente cominciammo ad allenarci nella palestra del II circolo statale di Angri, per poi approdare alla palestra della scuola media Falcone di Poggiomarino che è ormai la nostra sede e che ci ospita da tre anni.– Che risultato avete raggiunto nell’ultimo campionato?
«Nell’ultimo campionato regionale serie D1 girone C siamo arrivati terzi contro ogni previsione. Tutti gli atleti, a fine stagione, sono saliti di categoria e questo è un bel traguardo. Come presidente e atleta, però, la mia più grande soddisfazione resta quella di vedere tanti bambini avvicinarsi al tennistavolo con entusiasmo e impegno, considerando che si tratta di uno sport definito minore in un mondo sportivo vocato soprattutto al calcio e a sport più blasonati. Il tennistavolo, invece, aiuta a migliorare le capacità fisiche e psichiche e non esagero nel dire che ha un valore educativo molto forte per la personalità di chi lo pratica. In più, è uno sport a cui si ci può approcciare a tutte le età, anche se chi lo pratica a livello agonistico non fatica meno di un calciatore. Il mio obiettivo è quello di far conoscere il ping pong – e i suoi effetti benefici su corpo e mente – ad ampio raggio, facendo comprendere anche ai genitori che non esistono solo i campi da calcio e le aspirazioni a diventare giocatori quotati, perché lo sport è prima di tutto passione e dedizione e va praticato in primis per il miglioramento di se stessi».
– Quali sono stati i risultati raggiunti nel corso dei dieci anni e quale l’obiettivo per la prossima stagione?
«La nostra società si è affiliata alla Fitet (Federazione italiana tennistavolo), con codice federale 3207, nel mese di luglio del 2012, per poi tesserarsi al CONI (Comitato olimpico nazionale italiano) a settembre dello stesso anno. Da lì è sempre stata presente a vari tornei regionali categoria giovanissimi, categoria veterani, nei tornei di quinta categoria. Dal 2013 è presente anche ai tornei nazionali e ai campionati assoluti italiani. Negli anni agonistici 2012/2013 e 2014/2015 la società ha partecipato al campionato regionale maschile D2. L’obiettivo per questa stagione è certamente la vittoria del campionato, ma puntiamo anche sui vari tornei nazionali e regionali di cui il primo a disputarsi sarà l’Open di Colleferro, in provincia di Roma, il prossimo 7 settembre».
In bocca al lupo, dunque, per tutti i futuri impegni sportivi dalla redazione del Risorgimento Nocerino, da quest’anno al fianco dell’ASD Aldo Pappalardo!