L’ultimo tema trattato dalla manifestazione ideata dal giornalista e fotografo Francesco Pacienza sarà quello delle plastiche abbandonate, che soffocano il mare uccidendo tante specie viventi
Venerdì 30 agosto, “Il mare ad Altomonte” ospiterà l’ultima performance di danza contemporanea eseguita dal corpo di ballo dei Continuity Fluid Performers diretti da Angela Tiesi.
Il tema sarà quello delle plastiche abbandonate, che soffocano il mare uccidendo tante specie viventi. Ormai le plastiche, per lo più formate dai tanti oggetti monuso della nostra quotidianità, hanno invaso i mari di tutto il mondo, anche il nostro Mediterraneo ne è invaso: basti pensare all’isola di plastica monouso galleggiante tra la Sardegna e la Corsica. «La performance che andremo a presentare, attraverso l’uso del linguaggio non verbale, vuole proprio sottolineare la drammaticità del mondo sommerso e la difficoltà dei suoi abitanti ad adattarsi a queste sbagliate e crudeli “nuove” regole. Attraverso il movimento dei corpi e con un’idea coreografica ben definita, si vuole danzare questo pensiero e vivere l‘emozione che essa potrà scaturire, sollecitando o assopendo le nostre coscienze… ma lasciando sempre, allo spettatore, come fine ultimo, una sua chiave di lettura. Bastano a volte piccoli gesti per cambiare le cose, noi ci proviamo con la nostra danza.», spiega Angela Tiesi, parlando del senso e del significato di questa performance. I rifiuti sono una delle principali minacce del nostro mare: li chiamano rifiuti marini ma in gran parte arrivano da terra, da discariche abusive e da pratiche di smaltimento scorrette. Il nostro mare è invaso dalle plastiche e sono tutte generate da noi, dai nostri comportamenti e dalla nostre abitudini.
Si inizierà alle 21 con una sequenza di performance dal titolo “Sea Stories: No plastic in the Sea”. La formula con cui si svolgerà la serata è innovativa e prevede l’esecuzione di più spettacoli nell’arco delle due ore, con piccoli intervalli: coloro che arriveranno in “ritardo” non si perderanno la performance a condizione di avere pazienza, magari visitando la mostra, in attesa della ripresa dello sketch. L’Open Space San Giacomo attende, ancora per una volta, tutti coloro che vorranno tuffarsi in un mare diverso, un mare di cultura, un mare dai fantasmagorici abitanti ma anche in un mare di educazione civica. Il mare inizia ad Altomonte, ma anche a Cosenza, a Roma, a Milano, a Firenze.
Inizia ovunque perché tutto nasce dal mare e tutto ritorna a lui. «Se noi abbiamo bisogno del Mare, il Mare non ha certo bisogno di noi, può fare tranquillamente a meno dell’uomo»: questi versi di Domenico Drago racchiudono una grande verità di cui tutti noi dovremmo iniziare a prendere coscienza. Nel corso della serara non mancherà il bodypainting di Daniela Meringolo e i quadri materici, le fotografie e i disegni degli artisti in esposizione.