Il programma verrà realizzato il 30 agosto tra la Mediateca Marte ed il complesso monumentale del monastero di San Giovanni al Borgo: una giornata di musica, arte e cultura
Si è tenuta ieri, 27 agosto, presso il salone di rappresentanza del Comune di Cava de’ Tirreni, la conferenza stampa di presentazione del MAC fest 2019.
Alla presenza dei membri dell’associazione ideatrice del festival, la Macass e del vicesindaco Armando Lamberti è stato reso noto il programma. Le attività si svolgeranno il 30 agosto tra la Mediateca Marte ed il complesso monumentale del monastero di San Giovanni al Borgo.
Sarà il festival della musica, dell’arte e della cultura e l’attenzione sarà focalizzata su quattro temi di interesse e d’attualità (brand & identità, editoria & fumetto, arte & cultura, tecnologia & innovazione). Ci sarà una mostra multimediale per accogliere cinque discipline e artisti locali e un concerto che vedrà l’esecuzione di musiche che andranno dal jazz all’indie, passando per hip-hop e funk.
Il presidente della Macass, Francesco Oreste: «Desideriamo offrire una vetrina a tutte quelle realtà locali che si stanno affermando come protagoniste a livello artistico, musicale e culturale».
Nadia Somma ha illustrato le caratteristiche della mostra multimediale: «Ospiteremo molti artisti del territorio, spaziando dalle opere pittoriche a quelle multimediali, fotografia e scultura. Sarà presente un’analisi della società contemporanea (nelle principali declinazioni di femminismo, consumismo, urbanizzazione), un secondo tema: il corpo, figure umane che cercano di plasmarsi alla vita odierna, ed un terzo: malattie mentali. Emergerà il punto di vista degli artisti».
L’iniziativa vanta la co-organizzazione ed il patrocinio del Comune di Cava de’ Tirreni. Il vicesindaco, Armando Lamberti: «Noi adulti abbiamo una grande responsabilità nei confronti delle nuove generazioni e consegnare nelle loro mani un mondo migliore di come ci è stato consegnato. Puntiamo a candidare Cava de’ Tirreni a Capitale della Cultura nel 2022. Il festival si inserisce negli Stati generali della cultura. Abbiamo letto nel loro progetto la capacità di sognare una società migliore, sintesi della relazione strategica “cultura e progresso economico devono essere legate da un nesso imprescindibile”».