Circa 400 giovani partecipanti da tutto il mondo, 49 tra docenti e concertisti, 31 concerti serali, 13 tra conferenze, seminari e masterclass. Soddisfatto il Rettore Tommasetti
Si conclude l’edizione 2019 del “Falaut Campus” (la sesta all’Unisa, la nona considerando tutte le precedenti edizioni). Già in preparazione il decennale, che verrà festeggiato l’anno prossimo.
La manifestazione è organizzata dall’Associazione Flautisti Italiani all’interno dell’Università degli Studi di Salerno. Per una settimana, le aule dell’Ateneo sono diventate laboratorio e luogo di ritrovo delle eccellenze musicali internazionali. Circa 400 giovani partecipanti da tutto il mondo, 49 tra docenti e concertisti, 31 concerti serali, 13 tra conferenze, seminari e masterclass. Diversi i paesi presenti, tra cui Corea del Sud, Giappone, Cina, Russia, Croazia, Polonia, Slovenia, Germania, Svizzera, Olanda, Belgio, Inghilterra, Francia, USA e l’Italia. L’evento ha avuto il patrocinio dell’Università degli Studi di Salerno, nella persona del magnifico rettore Aurelio Tommasetti, dell’Adisu di Salerno (residenze universitarie), del CIDIM (Comitato Nazionale Italiano Musica).
«Siamo soddisfatti sia per qualità, sia per quantità di musicisti e studenti coinvolti nel progetto – spiega il direttore artistico del Falaut, Salvatore Lombardi – La crescita del Falaut Campus ci spinge a fare sempre meglio, a raggiungere mete sempre più importanti. Un grazie al rettore Aurelio Tommasetti, che ci è stato vicino in questi anni. È stata una edizione intensa, piena di concerti, di gioia e tanta passione. Vedere negli occhi di questi ragazzi il desiderio di costruire qualcosa di bello, nella loro vita e nel mondo, è per noi fonte di speranza e ulteriore forza. Adesso ci prepariamo a organizzare i festeggiamenti per la decima edizione del 2020. Dieci anni sono un traguardo importante e ci saranno diverse sorprese. Siamo già a lavoro e non vediamo l’ora di pianificare tutto».